Credit Suisse nell’occhio del ciclone, di nuovo
Credit Suisse nell’occhio del ciclone, di nuovo
Avrebbe aperto circa 18 mila conti riconducibili persone e società legate ad attività criminali
Credit Suisse nell’occhio del ciclone, di nuovo
Una fonte interna anonima spinge Credit Suisse di nuovo nell’occhio del ciclone, svelando informazioni top secret su alcuni dei conti dell’istituto. Secondo quanto rivelato dal “whistleblower” la banca svizzera, dagli anni ’40 ad oggi, ha aperto circa 18 mila conti riconducibili persone e società legate ad attività criminali.
La “soffiata” ha subito interessato la pubblica opinione e la stampa internazionale. Fino a spingere l’Organized crime and corruption reporting project (OCCRP), un consorzio di 47 testate internazionali, a decidere di condurre una maxi inchiesta per fare luce sull’accaduto.
Tra i risultati dell’indagine, ribattezzata “Suisse Secrets”, alcune rivelazioni scottanti. Se quanto scoperto si rivelasse vero, tra i clienti della banca ci sarebbero stati uomini d’affari sotto sanzioni internazionali. Per fare solo alcuni esempi: l’ex dittatore del Cairo, Hosni Mubarak, e l’ex “padrino” della Borsa di Hong Kong Ronald Li, finito in carcere per corruzione.
Coinvolto nello scandalo anche il Vaticano.
Insomma, non un momento facile per l’istituto svizzero. Non è la prima volta infatti che Credit Suisse finisce nel mirino. Per approfondire leggi:
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