In questo breve corso, strutturato in diversi articoli, si cercherà di descrivere in modo semplice ma preciso i principi dell’analisi tecnica candlestick. Fondamentalmente, sono due i modi di rappresentazione dei dati di borsa che ogni giorno il 99% dei traders studia: il grafico a barre e il grafico a candele.
Lo studio del grafico a candele, è una disciplina molto antica e ricca di fascino, tale da essere diventata una vera e propria branchia dell’Analisi tecnica chiamata candlestick analisys.
L’analisi a candele, si è sviluppata in Giappone nella seconda metà del ‘600 per prevedere il futuro andamento dei mercati a termine del riso (una delle prime forme di mercato future). I mercanti di riso giapponesi iniziarono ad operare con contratti a termine già dal 1654, con la costituzione del primo (o quantomeno uno dei primi) mercato future, il mercato del riso di Dojima.
Sebbene di dimensione estremamente più ridotta, rispetto a quelle degli attuali mercati finanziari e delle commodities, il mercato del riso di Dojima costituì un terreno molto fertile per lo sviluppo dell’analisi tecnica giapponese, costituendo, al pari dei moderni mercati futures, un valido strumento sia per la copertura delle posizioni sia per la speculazione vera e propria.
La storia dei grafici candlestick è complessa quanto l’evoluzione della cultura sociale giapponese: Sokyu Homma (1716-1803 circa), che è ritenuto l’ideatore di questo metodo, ha combinato il folklore giapponese alle tecniche militari, al clima e a molti altri fattori nel suo personalissimo approccio allo studio dei mercati. Homma era in assoluto l’attore del mercato maggiormente temuto e rispettato tanto che fu onorato del titolo di Samurai per la sua esperienza di trading. Oggi, il suo lavoro è considerato il fondamento dell’analisi tecnica giapponese moderna. I due libri di Homma -“Sakata Senho” e “Soba sani do ben” – sono la base teorica di quelle che oggi sono conosciute come “le cinque regole di Sakata”, la città natale di Homma
Le regole di Sakata sono cinque fondamentali principi per la previsione del futuro comportamento dei prezzi dei mercati. Dal momento che secondo la tradizione giapponese il 3 è un numero divino, in ognuna delle cinque regole di Sakata ricorre questo numero:
San zen (tre montagne)
San sen (tre fiumi)
San ku (tre gap)
San pei (tre linee parallele)
San po (la regola dei tre)
Uno studio di Gregory Morris fa riferimento all’esistenza di una quarantina di forme d’inversione (in assoluto le più importanti) delineabili con la Candlestick analisys. In realtà non tutte funzionano allo stesso modo: analogamente all’analisi tecnica classica, anche per l’analisi candlestick non esiste la certezza assoluta, ma esistono certe configurazioni che statisticamente si sono rivelate più affidabili di altre. E’ consigliabile abbinare l’analisi delle candle allo studio di qualche indicatore – oscillatore e di attendere i segnali di conferma.
ELEMENTI DI BASE
L’analisi a candele giapponesi, è un tipo di analisi utilizzatissima ai giorni nostri, grazie alla relativa semplicità concettuale che la contraddistingue, ma soprattutto, per la notevole affidabilità di alcuni segnali che da quest’ultima è possibile estrapolare per poter operare sul mercato con cognizione di causa.
Ogni singola candlestick è costituita da quattro elementi fondamentali:
1) il real body (corpo)
2) upper shadow (linea retta che sta nella parte superiore della candela)
3) lower shadow (linea retta che sta nella parte inferiore della candela)
4) il colore della candela
Il real body della candela rappresenta la distanza tra il prezzo di apertura (open, d’ora in poi O) ed il prezzo di chiusura (close, d’ora in poi C) , identificando in tal modo ,nella maniera più concreta possibile, il riassunto della giornata vissuta dal titolo, ovvero lo spostamento effettivo dei prezzi durante le contrattazioni.
Al fine di identificare visivamente un rialzo o un ribasso del sottostante, le candele possono assumere due diverse colorazioni:
– bianco, qualora la chiusura sia avvenuta ad un livello superiore all’apertura;
– nero, qualora la chiusura sia avvenuta ad un livello inferiore rispetto a quello d’apertura.
Per congiungere al real body i prezzi massimi e minimi segnati nella giornata, la tecnica candlestick utilizza dei segmenti che prendono il nome di ombre (shadows). Si definisce quindi upper shadow il segmento che unisce il massimo della seduta al real body e lower shadow quello che unisce il minimo della seduta al real body. Nulla vieta comunque, che una candela sia priva di una o entrambe le shadow a seguito di una di queste condizioni: H=C e/o L=O (per white candle) H=O e/o L=C
Nel particolare caso di O e C coincidenti basterà identificare il livello di prezzo d’apertura e di chiusura con un trattino orizzontale. Si parlerà in questo caso di real body nullo e la candlestick in esame assumerà il nome di doji, importante figura di cui tratteremo ampiamente in seguito.
Nella versione originale, le candele con C>O (rialziste) erano colorate di rosso, mentre quelle ribassiste (C
Questa colorazione ben si adattava ai procedimenti di allora per la costruzione dei grafici, costruzione che si basava sull’utilizzo di particolari tipi di carta da riso e sul disegno, ovviamente manuale, con particolari chine.
Articolo a cura del Dott. Alberto Zanetti
Per contatti: alberto@analisi-tecnica.biz
Passiamo brevemente in rassegna le candele principali alla base del Sakata Method:
Candlestick lunga rialzista bianca – Long white candle
Il grado di massima intensità per questo tipo di candlestick è costituito dal marubozu lungo bianco. Il marubozu è una particolare candela contraddistinta dalla totale assenza di shadows che evidenzia un’assoluta unidirezionalità del mercato che inizia ad apprezzarsi subito dopo l’apertura, non ha sbavature al ribasso (manca la lower shadows) e chiude allo stesso livello del massimo di giornata.
Per capire la forza del segnale, è molto importante la lunghezza del real body della candlestick. La dimensione assunta non può però essere intesa come valore assoluto. Occorre infatti prestare attenzione alla volatilità del mercato in cui si opera e, di conseguenza, alla dimensione media delle candele.
I giapponesi definiscono long quella candela che ha un corpo pari a tre volte quello delle due/tre candele precedenti. Attenzione però agli eccessi: candele eccezionalmente lunghe, possono rappresentare un chiaro segnale di ipercomprato, cosa questa, che non rappresenta un miglioramento del trend in essere ma al contrario rappresenta segnali di probabili movimenti correttivi intermedi.
Candlestick lunga rialzista nera – Long black candle
E’, specularmente alla candela precedente, un forte segnale ribassista.
Le considerazioni sopra fatte, ovviamente al contrario, sono identiche
Spinning top
Upper shadow
Evidentemente, la zona interessata dai prezzi massimi della candlestick è una zona di notevole resistenza, ed è proprio per questo che questa tipologia di candele si forma a ridosso di interessanti livelli di resistenza statica o dinamica ricordando il concetto di upthrust, tipico dell’ analisi occidentale.
L’Upthrust viene definito come il tentativo di superare una resistenza, tentativo che inizialmente sembra vincente (abbiamo infatti un’incursione nella zona oltre resistenza), ma che si dimostra fallace nella fase finale della seduta a causa della forte pressione ribassista. Nelle sedute successive, il mantenimento, o addirittura il peggiorare, della pressione dei venditori tale da portare i corsi sotto il minimo della candela considerata fornisce un segnale di ulteriore debolezza, consigliando quindi la chiusura delle posizioni long.
Questa situazione di allerta, verrebbe meno solo in caso di superamento dell’upper shadow di cui prima, evento che farebbe considerare violata la resistenza opposta dai venditori al proseguimento di un trend al rialzo.
La colorazione del real body, nelle upper shadow, riveste un importanza secondaria. E’ possibile, quindi, trattare nella stessa maniera sia le upper shadow bianche che quelle nere. La colorazione ribassista di queste ultime può essere utilizzata per rafforzare ancora di più la pesantezza e la valenza ribassista del segnale in quanto la reazione dei venditori in prossimità del massimo della seduta, è stata di una violenza tale da far rintracciare completamente il titoli fino a fargli chiudere ad un prezzo inferiore rispetto a quello d’apertura
Lower Shadow
Articolo a cura del Dott. Alberto Zanetti
Per contatti: alberto@analisi-tecnica.biz
Il doji è una candela molto importante nell’analisi candlestick, caratterizzata dall’assenza del real body. Il corpo della candela rappresenta il rapporto di forze che c’è tra compratori e venditori. E’ la rappresentazione grafica dello squilibrio tipico che fa andare avanti il mercato ossia compratori maggiori dei venditori oppure venditori maggiori dei compratori. Nel primo caso il prezzo sale (corpo bianco se Close>Open), nel secondo caso il prezzo scende (corpo nero se C
Il doji, assume notevole rilievo quando appare alla fine di un trend ben pronunciato (sia esso al rialzo o al ribasso) in quanto rappresenta un campanello d’allarme circa la possibilità della continuazione del trend, mentre viene radicalmente ridimensionata la sua valenza in una situazione sideway.
Esistono 4 tipi di doji:
Rickshaw man: questa doji ha ampie shadows (sia up che low) ed evidenzia il massimo grado di indecisione, in quanto ad un’elevata volatilità (testimoniata dalle shadows) non è corrisposto alcun movimento direzionale del mercato
Dragonfly doji: presenta una lower shadow molto più pronunciata rispetto alla upper shadow che può anche essere assente
Four price doji: è la massima espressione dell’immobilismo in quanto in questa candlestick O (Open), C (Close), H (High), e L (Low) sono assolutamente
identici
Caratteristiche del doji star
– la prima sessione deve essere una long candle;
– la seconda candela deve aprire con un gap nella stessa direzione del trend precedente;
– la seconda candela deve essere una doji.
– Le shadows della doji line non devono essere particolarmente pronunciate
Proseguiamo il nostro studio relativo alla candlestick analisys con l’elenco dei pattern di esaurimento-inversione partendo da quelli composti da una singola candlestick.
Questa candlestick appartiene alla famiglia delle “karasaka”, ombrellini di carta, nomea dovuta alla particolare conformazione che assume simile ad un ombrellino. La candela in questione si presenta con una lower shadow molto pronunciata (di dimensione doppia o addirittura tripla) rispetto al real body ed una upper shadow irrilevante o inesistente del tutto. Il colore del body è indifferente, mentre è imprescindibile la localizzazione della candela che deve apparire dopo un movimento ribassista. L’hammer è infatti una candlestick con implicazioni rialziste
La logica di base è che dopo, o durante, un trend al ribasso per la prima parte delle contrattazioni anche la seduta in corso sembra essere perfettamente in linea con il sentiment in generale; nuovi ribassi portano a raggiungere il minimo della candela, minimo della candela che si rivela essere un’importante supporto cosa questa, che scopriremo a fine seduta.Il ri basso a cui è soggetto il sottostante stimola un’importante attivazione di correnti d’acquisti che riporta in alto le quotazioni fino a farle chiudere in prossimità dell’apertura o addirittura oltre. Tanto più ampia sarà la lower shadow, più solido sarà il segnale tecnico fornito dall’hammer quale testimonianza della voglia dei compratori di ribaltare la situazione. Il segnale rialzista vero e proprio sarà concretizzato SOLO IN CASO DI CONFERMA SUCCESSIVA da parte del mercato. Per conferma di un pattern s’intende generalmente uno sviluppo dei prezzi , nei giorni immediatamente successivi, coerente (fino alla chiusura) con il segnale dato. Nella fattispecie, la conferma rialzista (necessaria per tutti i pattern composti da una sola candlestick) giunge in caso di superamento (confermato in close) del massimo dell’hammer. Il superamento non deve avvenire necessariamente il giorno successivo, può benissimo verificarsi anche due tre giorni dopo l’hammer. Nel caso concreto di realizzazione del segnale, la corrente d’acquisto avrà dimostrato la sua solidità e scatterà l’acquisto. La negazione del segnale invece, tutt’altro che rara, si avrà qualora venga perforato (con conferma in close) il minimo del pattern.
In questo caso, il trend si mantiene intatto e il ribasso, con buone probabilità, continuerà ancora per un po’
Hanging man
Letteralmente tradotto con “impiccato” questo pattern è costituito da una candela identica in tutti i suoi aspetti all’hammer; l’unica ma sostanziale differenza è la sua localizzazione: l’hanging man appare infatti DOPO un movimento rialzista e porta con se implicazioni potenzialmente ribassiste.
L’imperativo attendere la conferma del segnale nei giorni successivi. La motivazione psicologica che sta alla base di questo pattern è la momentanea perdita di controllo del mercato da parte della compagine degli acquirenti. La lunga lower shadow significa che, in un trend impostato al rialzo, vi è stato un vistoso calo delle quotazioni che però si sono riprese chiudendo in prossimità dell’apertura o immediatamente sopra c’è stato però un forte segnale di affaticamento del trend in essere occorre tenere gli occhi bene aperti! Dopo il primo allarme, diventa importantissima l’evoluzione dei prezzi nelle sedute successive. Il sopraggiungere di una conferma della debolezza (che consiste in una chiusura al di sotto del real body dell’hanging man) comporta un peggioramento del clima tecnico; la perforazione poi dei minimi dell’impiccato, a questo punto, fornirà un’ulteriore indizio del mutamento del sentiment predominante sul mercato. Un ripristino del clima rialzista si avrebbe solo al verificarsi di una rottura del massimo del pattern in questione anche se il susseguirsi di figure d’inversione di un trend, ancorché non confermate, evidenziano comunque rischi di un progressivo deterioramento del trend in atto. Anche in questo caso, il colore del corpo e irrilevante.
Il colore del body è indifferente. La motivazione psicologica del pattern è che il trend, a inizio giornata, sembra essere intatto, si toccano nuovi massimi, ma è proprio in prossimità di tali massimi che si trova una resistenza e inizia la corrente ribassista che fa ritracciare di parecchio le quotazioni. Sostanzialmente, è la versione speculare dell’hammer. Anche in questo caso è necessaria una conferma; se il giorno seguente (o comunque nei giorni seguenti), si verifica una chiusura al di sotto del minimo del pattern il segnale ribassista avrà sortito i suoi effetti e sarà molto probabile l’inversione…
Nel caso in cui vi sarà rottura del massimo del pattern il trend proseguirà, e il segnale sarà negato.
Le motivazioni che portano ad attribuire una valenza rialzista all’inverted hammer sono molto simili alle giustificazioni per l’hanging man visto poco fa.
La pressione delle vendite viene infatti messa in discussione, anche se solo temporaneamente, dall’intervento della corrente rialzista. All’interno di un contesto ribassista le contrattazioni aprono ancora in sintonia con il sentiment generale negativo, ma dopo l’apertura, una vivace corrente d’acquisti conduce i prezzi a segnare un sostanzioso rialzo che dura, purtroppo, poco in quanto il ritorno dei venditori causa un nuovo movimento discendente che riporta le quotazioni in zona apertura.
Nei giorni successivi, quindi, sarà importantissimo osservare l’evoluzione del mercato per cercare la conferma o la smentita del segnale d’allerta data, rispettivamente, dalla chiusura sopra i massimi o sotto il minimi del pattern in questione.
È simile alla marubozu line, ma può avere una piccola shadow e si tratta, sostanzialmente, della formalizzazione di un supporto o di una resistenza la cui violazione è stata evitata. La bearish belt hold line è una lunga candela nera collocata in trend rialzista, la cui apertura coincide con il massimo della sessione (per questo è anche detta shaven top) ed il prezzo si muove al ribasso; la bullish belt hold line è al contrario una lunga candela bianca collocata in un downtrend, la cui apertura coincide con il minimo della sessione (per questo shaven bottom) ed il prezzo si muove al rialzo.
Durante un trend, rialzista o ribassista che sia, la presenza di un’ampia escursione di prezzo con chiusura maggiore (minore) rispetto all’apertura è un segnale importante della presenza di forze toro che intervengono sul mercato con maggiore decisione, provocando così un aumento (flessione) dei corsi.
L’attendibilità di queste candlesticks come formazioni grafiche di inversione è legata infatti all’ampiezza del real body; dal punto di vista operativo, è consigliabile attendere la conferma della successiva sessione
Per contatti: alberto@analisi-tecnica.biz
Piercing pattern e Dark cloud cover
Il piercing pattern è la versione rialzista del modello.
Esso si compone di una prima candela nera, in perfetta armonia col trend discendente; la seconda candela invece deve presentare un’apertura in gap, ossia inferiore al minimo del giorno precedente, ma una chiusura tale da riuscire ad arrivare quantomeno alla metà del body della black candle così da colmare il gap e chiudere al rialzo.
Il Dark cloud cover è la versione ribassista delle piercing line.
La conformazione grafica è costituita da una prima candela bianca, in linea col sentiment rialzista del trend di fondo e da una successiva candela che apre in gap (sopra il massimo del giorno precedente) per chiudere ad un livello quantomeno pari alla metà del corpo della white candle del giorno prima chiudendo il gap rialzista e dando forti segnali d’allerta circa la possibilità della continuazione del trend rialzista in atto
Anche dell’Harami (letteralmente donna in cinta) esistono due differenti versioni: Harami bottom (segnale d’inversione rialzista) e Harami top (segnale d’inversione ribassista). L’Harami bottom, graficamente parlando, è costituito da una prima candela in linea col trend ribassista in essere (nera)
La seconda candela, a differenza di quanto visto per le piercing line, non ha il “compito” di ribaltare il trend, ma di arrestare il momentum delle forze ribassiste in essere.
La caratteristica fondamentale della seconda candela è quella di essere completamente racchiusa nel range della candela precedente.
L’analisi psicologica del pattern fa leva sulla grande differenza che c’è fra il range della prima e della seconda candle. La “figlia” con un’apertura superiore alla chiusura del giorno prima, mette a dura prova le convinzioni ribassisti degli orsi. Il pattern acquisterebbe poi maggiore valenza con una chiusura della figlia positiva mettendo a segno, quindi, una white candle. Gli stessi identici ragionamenti, ovviamente speculari, valgono per l’Harami top.
Bullish -Bearish Engulfing
Tali pattern sono probabilmente i più conosciuti dell’analisi a candele.
L’engulfing pattern presenta uno tra i maggiori gradi d’affidabilità , tanto che non richiesta la conferma tipica data da una chiusura superiore il massimo della seduta precedente per fare scattare il buy e sancire la validità del segnale d’inversione. Nella sua versione ralzista il pattern è composto da due candele di colore e dimensioni differenti. La prima candela deve essere nera mentre la seconda bianca, ma con la caratteristica fondamentale data dall’apertura al di sotto della chiusura della giornata precedente ed una chiusura superiore alla prima candela
La valenza rialzista risiede nel fatto che la seconda candela presenta una forza tale da “inghiottire” completamente il corpo della candela precedente facendo capire che i rialzisti hanno preso in mano le redini e che il trend si sta rovesciando. Nella sua versione ribassista il pattern è sostanzialmente identico eccezion fatta, ovviamente, per il colore delle candele che devono essere: bianca la prima e nera la seconda. In questo pattern le shadows non hanno nessuna rilevanza.
Questo pattern è costituito dalla successione di due candlestick con un identico massimo, parleremo in questo caso di tweezer top, o identico minimo, tweezer bottom. Il manifestarsi di tale pattern mette in risalto il fatto che il mercato riconosce un livello di resistenza (top) o supporto (bottom) dove le quotazioni si arrestano. Molto spesso tale figura prelude ad una correzione momentanea. Nella sua interpretazione “pura” si richiede che i due massimi o i due minimi identici siano consequenziali. Tuttavia l’esperienza mette in rilievo il fatto che tale lettura cosi “integerrima” del pattern non è vincolante.
Articolo a cura del Dott. Alberto Zanetti
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Morning e evening starLa versione rialzista del pattern è il morning star, letteralmente “stella del mattino”. La prima candle del pattern deve essere nera, coerente col trend negativo in essere. A questa candela segue la cosidetta star, una candela dal corpo piccolo (una shooting o una doji) il cui colore non è rilevante e che deve aprire in gap down. L’ultima e decisiva candela, invece, deve essere una candela bianca con apertura in gap up rispetto alla star. Tale candle segnala la forza dei compratori e deve chiudere all’interno del body della prima candela nera sancendo così il rallentamento e potenziale inversione del trend in atto.
L’evening star (stella della sera) è la versione ribassista del pattern e mantiene intatte tutte le caratteristiche appena enunciate con i soliti aggiustamenti speculari
Advanced block
Questo pattern è costituito da 3 candle rialziste caratterizzate dal fatto di avere la dimensione del body che progressivamente si riduce. Essendo l’ampiezza del body la misura dello squilibrio che c’è fra compratori e venditori, si capisce bene per quale motivo tale pattern è foriero di probabile ribasso: in sostanza il momentum del trend sta scemando
Three white soldiers
La configurazione grafica di tale pattern con implicazioni rialziste è determinata da tre candele col corpo bianco ordinate in modo tale che vengano segnati tre massimi progressivamente crescenti, ma con le aperture della seconda e della terza candlestick situate all’interno del real body della candela precedenteThree black crows
Il three black crows è la versione ribassista del three white soldiers. La configurazione grafica è sostanzialmente identica, con gli aggiustamenti del caso, tuttavia può subire particolari variazioni. Poiché, come dicono i giapponesi, è molto più facile correre giù da una montagna che risalirla non è necessario che le aperture della seconda e terza candle siano all’interno del bodi della candela che le precede questa condizione non è strettamente necessaria poiché i movimenti ribassiti possono essere molto più violenti e rapidi di quelli rialzistiAbandoned baby
L’Abandoned Baby è simile al morning o evening doji star, la principale differenza è data dalla lower shadow del doji, che viene distanziata da un gap dalle shadows della prima e della terza candela. Questo pattern non richiede conferma nella sessione successiva, è molto raro da individuare e può essere sia bearish che bullish a seconda del trend nel quale è inseritoUNIQUE THREE RIVER
Unique three river è un segnale bullish di difficile interpretazione e di identificazione piuttosto rara, per il quale è suggerita la conferma. La tendenza ribassista viene confermata da una long black candle che spesso presenta una lower shadow piuttosto pronunciata. La seduta successiva apre all’interno del real body precedente, tocca un nuovo minimo e chiude vicino all’apertura formando una candela simile ad un hammer. La terza sessione apre in ribasso, ma non tocca un nuovo minimo e chiude formando una white candle. Riassumendo brevemente:
– la prima candela nera bearish;
– la seconda candela simile ad un hammer;
– la terza è una white candle.La terza candela può essere di varie forme, è però indispensabile che non esca dal range della prima long black candle. La tendenza ribassista dei prezzi dimostra una crescente indecisione ed una certa difficoltà a perforare al ribasso il livello delle quotazioni indicato dalle pronunciate lower shadows.
La ritrovata forza dei compratori si esplica nella formazione della white candle, anche se eventuali posizioni lunghe andrebbero aperte solo con il definitivo superamento del top della prima candela nera per cui è consigliabile attendere la conferma del segnaleSTICK SANDWICH
Lo Stick Sandwich è una rara formazione bullish con due lunghe candele nere tra le quali si forma una white candle. Le chiusure delle due candele nere sono all’incirca allo stesso livello, mentre la chiusura della candela bianca è superiore all’apertura della candela nera che la precede. Per entrare long a seguito del segnale meglio attendere una conferma derivante da una chiusura superiore all’apertura della terza candleArticolo a cura del Dott. Alberto Zanetti
Per contatti: alberto@analisi-tecnica.biz
Nella figura poco sotto presentata viene illustrata questa configurazione sia durante un trend al rialzo (up-window), con un prezzo minimo della seduta in corso maggiore del prezzo massimo della sessione precedente, sia durante una tendenza ribassista (down-window), con un prezzo massimo della sessione corrente minore del prezzo minimo della sessione precedente.
Innanzitutto, l’indicazione di base che fornisce una window, durante un trend definito, concerne un proseguimento dello stesso trend nella medesima direzione verso cui si apre la window.In secondo luogo, dove si forma il gap si crea una forte area di supporto in un trend al rialzo e una forte area resistenza in un trend al ribasso capaci di sostenere con efficacia eventuali reazioni tecniche durante l’evoluzione del trend primario. L’evoluzione del prezzo successiva alla formazione di una window può seguire infatti diversi andamenti, ma la situazione maggiormente probabile è la correzione del prezzo verso l’area di supporto o di resistenza nel tentativo di ricoprire il gap (pull back), per poi ripartire nuovamente secondo il trend precedente. Questa situazione è ritenuta la più frequente dagli analisti giapponesi, che hanno distinto a questo proposito una specifica formazione di continuazione detta upward (downward) gap tasuki, illustrata nella figura di seguito
L’upward gap tasuki è composto da due white candle che generano il gap e da un black real body il cui prezzo minimo non riesce a perforare il livello di supporto che passa per il prezzo massimo della prima candela. A questo punto è probabile, soprattutto con volumi di contrattazione non elevati, un rialzo ulteriore delle quotazioni.
Considerazioni analoghe valgono per la formazione ribassista downward gap tasuki durante una tendenza discendente. Non va tuttavia dimenticata la possibilità che il forte livello di resistenza o di supporto che si viene a creare non riesca comunque a fronteggiare una pressione degli acquisti o delle vendite particolarmente sostenuta; in questo caso si dice che la window viene chiusa decisamente, cioè il trend principale si esaurisce e l’usuale indicazione derivante dal gap viene in questo caso sfalsata.
I giapponesi, nella loro storia e tradizione, attribuiscono particolare importanza al numero tre e questo si è riflesso perfino nelle metodologie di analisi tecnica.
Accade lo stesso per le windows; infatti nella letteratura candlestick un mercato che presenta tre rising o falling windows consecutivi è un mercato che ha raggiunto uno stato di maturità per il quale una correzione è molto probabile.
Il rising è una figura di continuazione in un uptrend, il falling in un dowtrend.
Il pattern si riconosce da:
– una prima candela bianca;
– un gruppo di piccole candele decrescenti che segue la prima candela bianca;
– una strong white candle, con la chiusura sopra la chiusura della prima candela bianca e l’apertura sopra la chiusura della candela precedente chiude il pattern.
Il numero di small body è solitamente di tre candele, ma non è raro rintracciare formazioni con un numero diverso: il pattern è valido ugualmente se le candele restano all’interno del range della prima white candle.
Questo “insediamento” segnala la presenza di una pressione in vendita incerta che deriva da prese di beneficio più che dalla convinzione di un’inversione di tendenza; si tratta di fasi di riaccumulazione che anche nell’analisi tecnica occidentale vengono identificate da formazioni specifiche, quali bandiere e cunei. Anche il volume delle contrattazioni dovrebbe confermare questa situazione: alto in corrispondenza della prima candela e di quella che chiude la formazione, relativamente basso durante i piccoli real bodies.
l segnale aumenta di importanza se siamo in presenza di alti volumi, in corrispondenza della prima candle e della candela che chiude il pattern, e di volumi bassi durante i piccoli real bodies.
Il colore delle candele che seguono la prima candela bianca non è importante.
Il Q stick è la media mobile della differenza tra il prezzo di chiusura e il prezzo d’apertura. Differenza che l’autore ricorda essere il cuore dell’analisi candlestick perché misura e rappresenta la forza e la consistenza dei ribassisti o dei rialzisti.
L’autore consiglia di utilizzare una media mobile semplice con periodo temporale di otto giorni.
L’indicatore in esame si presta a numerose strategie operative:
– ricerca delle divergenze per anticipare i massimi, i minimi e i punti d’inversione del mercato.
– Una seconda strategia consiste nell’operare seguendo i segnali operativi generati dall’attraversamento della linea dello zero. L’autore consiglia d’acquistare il giorno successivo all’attraversamento, da parte del Qstick, della linea dello zero e quindi al passaggio dal quadrante negativo a quello positivo .
L’ordine di vendita scatta nel momento in cui l’indicatore scende nuovamente in territorio negativo sotto la linea dello zero
Articolo a cura del Dott. Alberto Zanetti
Per contatti: alberto@analisi-tecnica.biz
Dopo aver passato in esame la logica di fondo delle candele giapponese e il funzionamento dei principali pattern vediamo qualche caso concreto del funzionamento di questo approccio al trading studiando alcuni casi concreti presi dai mercati.
Iniziamo con il titolo Acegas.
Il titolo era inquadrato in un evidentissimo trend ribassista che dai massimi di area 9,18€ si era portato fino all’area supportiva posta a 7,5€ dove il giorno 06-12-05 si registra un’engulfing bullish. Posizionato lo stop loss protettivo un tick sotto il minimo dell’engulfing stesso, si poteva entrare in open il giorno successivo.
Aceagas
Altro esempio del buon funzionamento di questo pattern lo possiamo notare su B.ca pop.Etruria Lazio.
Il movimento principale alla fine (ipotetica ovviamente) del quale deve apparire il pattern engulfing bullish deve essere ribassista.
Dai massimi di area 12,00€ il titolo perde circa un 18% prima di arrestare la discesa al seguito del manifestarsi dell’egulfing.
Da notare, in questo caso, il notevole aumento di volumi avvenuti nei giorni di formazione del pattern che rappresenta una notevole garanzia di sicurezza in merito alla riuscita del segnale d’inversione.
B.ca pop.Etruria Lazio
Passiamo adesso all’hammer. Anche in questo caso, siamo di fronte ad un pattern d’inversione. Ne vediamo un perfetto funzionamento su questo grafico del Nasdaq Composite.L’hammer si forma il giorno 29-04-05. Per sicurezza, prima rientrare long, occorrerebbe attendere la conferma del segnale chesi ha con una chiusura, il giorno successivo, al di sopra del massimo dell’hammer.Tale condizione si verifica il giorno 30-04-05. Dal 03-05-05 il titolo parte al rialzo.
Nasdaq Composite
Le avvisaglie per un’inversione di trend il mercato ce le aveva date.
Nella fattispecie vediamo un harami top che, ricordo, è un pattern d’inversione ribassista. Il grafico è quello di Acsm.
Da notare che dopo la formazione del pattern il titolo ha lateralizzato un po’ prima di cedere definitivamente alla pressione dei ribassisti.
Articolo a cura del Dott. Alberto Zanetti
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