Credit Suisse, aperta inchiesta per spionaggio

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Credit Suisse, aperta inchiesta per spionaggio

Credit Suisse avrebbe fatto pedinare da detective privati il suo responsabile della gestione patrimoniale Iqbal Khan, poi passato a UBS

Credit Suisse, aperta inchiesta per spionaggio

FINMA (l’Autorità di vigilanza sui mercati finanziari), in Svizzera, ha dichiarato di aver avviato un procedimento contro il Credit Suisse per la vicenda di spionaggio che è venuta alla luce l’anno scorso.

Credit Suisse avrebbe fatto pedinare da detective privati il suo responsabile della gestione patrimoniale Iqbal Khan, poi passato a UBS. Era poi emersa una seconda situazione simile per l’ex capo del personale Peter Goerke.

Lo scandalo, venuto in seguito a galla ha portato all’addio del presidente della direzione Tidjane Thiam, così come a quello del direttore operativo (COO) Pierre-Olivier Bouée.

L’amministratore delegato uscente ha affermato di non essere a conoscenza dell’operazione di spionaggio, che ha portato anche al suicidio di un investigatore privato.

A ottobre, il presidente del Credit Suisse Urs Rohner si è scusato con Khan e la sua famiglia per l’operazione “sbagliata e sproporzionata” che, a suo parere, aveva causato “gravi danni alla reputazione della banca”.

Un’indagine interna condotta dallo studio legale Homburger lo scorso anno ha stabilito che Bouee ha agito da solo ordinando la sorveglianza di Khan, che ha lasciato improvvisamente l’istituto di credito svizzero a luglio per unirsi alla feroce rivale nazionale UBS.

La banca con sede a Zurigo ha dichiarato che continuerà a collaborare pienamente con la FINMA.

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Pietro Di Lorenzo