Tassazione CFD la community dei traders in subbuglio

Tassazione CFD

Tassazione CFD la community dei traders in subbuglio

Tassazione Cfd: cambia l’aliquota allo 0.4%

Un emendamento alla legge finanziaria rivede l’imposta sulle transazioni per strumenti finanziari derivati.
In particolare si preve l’aliquota dello 0.4% da applicare a tutte le transazioni in CFD

Non abbiamo ancora aggiornato il motore di calcolo del nostro sito http://www.tobin-tax.it/ in quanto ci sono molti dubbi!

C’è una certa difiicoltà a interpretare la norma in cui ci potrebbe essere anche un errore di trascrizione (l’imposta dello 0.04% anzoichè dello 0.4%)
Non è chiaro neanche se abbia oggetto solo i Cfd che abbiano come sottostante le azioni/indici italiani o tutti.
Infine sfugge se il calcolo va fatto consideranso il nozionale o solo il margine.

Insomma c’è una gran confuzione, ma questo non impedisce di fare 3 riflessioni generali sulla fiscalità inerente i mercati finanziari

1. Gli investitori sono visti come una mucca da mungere, da TUTTI gli schieramenti politici

A ogni finanziaria i traders TREMANO!
Nonostante gli investitori siano ottimi contribuenti poichè il  99% optano per il regime amministrato (che rende impossibile l’evasione) attendono il DEF  con il fiato sospeso!
Perchè si teme sempre un “accanimento” sulla nostra categoria! L’impressione è che quando non ci siano risorse (oltre a incrementare le accise sui carburanti e sui giochi di azzardo) il legislatore voglio attingere dalle tasche dei “cattivi speculatori”

Il mondo degli investitori/speculatori viene mal sopportato da ogni schieramento politico. Lo dimostra il fatto che:

1. La Tobin Tax in Italia fu introdotta da un governo tecnico (Monti)
2. La recente RAIDER TAX fu proposta dal Movimento 5 stelle. Qui trovi un articolo che scrivemmo sul tema
3. L’emendamento approvato sulla Tassazione cfd allo 0,4%   è stato proposto da 3 Senatori di Fratelli d’Italia: Senatore Nicola Calandrini (Latina), Senatore Andrea De Bortoli (Pistoia), Senatore Giacomo La Pietra (Trento)

2. Il legislatore ha scarsa conoscenza della Materia

Il legislatore si approccia alla materia più con finalità propagandistiche e ideologiche che pragmatiche!
Nonostante il gettito della Tobin Tax sia nettamente al di sotto delle aspettative, ci si incaponisce a non cambiare direzione.

L’unica stada per rendere efficace un imposta sulle transazione finanziarie è una ARMONIZZAZIONE a livello europeo/mondiale;
una tassa sul mercato locale non può che generare una migrazione sui mercati free Tobin tax generando impatti negativi in termini di:

a) minore liquidità del mercato italiano (che quindi sarebbe più facilmente attaccabile/manipolabile)
b) minore finanziamento alle aziende italiane quotate

3. Imposte che non colpiscono gli utili

Il principio basilare della tassazione prevede l’imposizione di una imposta a seguito della creazione di un reddito o di un maggior valore.
Con la tobin tax si rischia che una transazione finanziaria che produce una perdita in conto capitale venga gravata anche da una imposta (diventa quindi una imposta sul Fatturato non sugli Utili!)

In sostanza sarebbe pià equo l’incremento dell’aliquota del capital gain (attualmente al già livello esoso del 26%) piuttosto che imposte sulle transazioni finanziarie

In definitiva l’emendamento sulla tassazione Cfd ha riacceso un faro su 3 aspetti che generano non pochi problemi quando si legifera sul tema:

1. Incertezza sul futuro di chi esercità attività di trader o investitore
2. Scarso gettito per l’erario (che produce norme facilmente eludibili inducendo a spostarsi verso broker offshore)
3. Minore liquidità per il mercato italiano e quindi minore efficenza

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Pietro Di Lorenzo