Stellantis soffre, ma non è colpa del Covid-19
Stellantis soffre, ma non è colpa del Covid-19
Ma la carenza globale di semiconduttori
Stellantis soffre, ma non è colpa del Covid-19
A detta del sindacato italiano FIM-CISL, la carenza globale di semiconduttori avrà un impatto sulla produzione automobilistica di Stellantis peggiore di quello avuto dal Covid-19 nel 2020.
Il gruppo ha già interrotto le operazioni in diverse strutture in Europa e negli Stati Uniti e prevede che quest’anno realizzerà 1,4 milioni di veicoli in meno.
Per Ferdinando Uliano, segretario generale CISL “tale situazione andrà avanti per tutta la prima metà del 2022”.
A questo il segretario ha aggiunto che, nonostante Stellantis abbia prodotto 319.000 auto in Italia nei primi nove mesi di quest’anno, l’11% in più rispetto allo stesso periodo del 2020, la produzione dell’intero anno 2021 difficilmente eguaglierebbe le 461.000 unità prodotte l’anno scorso. “Il rischio principale è che Stellantis decida di ritardare gli investimenti pianificati e il lancio di nuovi modelli, poiché la crisi dei chip spinge verso il basso le vendite”, ha affermato Uliano. È previsto, per queste ragioni, un incontro tra sindacati Stellantis presso Ministero dello Sviluppo economico.
La produzione di semiconduttori è un tema scottante, legato anche all’indipendenza – o meglio alla dipendenza – tecnologica del nostro Continente. In questo articolo spieghiamo quali sono i piani dell’Unione Europea sulla produzione autonoma di microchip.
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