BCE: i mercati sono in attesa di una risposta concreta

BCE: i mercati sono in attesa di una risposta concreta

BCE: i mercati sono in attesa di una risposta concreta

L’acquisto di obbligazioni sta rallentando, il mercato teme le conseguenze dell’inflazione

BCE: i mercati sono in attesa di una risposta concreta

Il famosissimo ‘Whatever it takes” di Mario Draghi, 12 anni fa, ha insegnato a tutti qualcosa: molta della politica della BCE si basa anche su segnali di intento e comunicazioni verbali.

I mercati reagiscono, in un senso o nell’altro, anche sulla base della forma – e quindi non solo sulla sostanza – della politica monetaria.

Ecco perché l’ambiguità delle ultime settimane non è una buona cosa.

Che sta succedendo?

Nelle ultime settimane i mercati hanno assistito ad un aumento costante dei rendimenti obbligazionari. In risposta a ciò, alcuni funzionari hanno dichiarato che, senza dubbio, “l’inasprimento ingiustificato” è una “situazione da monitorare attentamente”. Una risposta vaga a una situazione che richiede risposte concrete.

I rendimenti delle attività a reddito fisso sono aumentati a causa della convinzione che l’inflazione aumenterà e che ciò porterà ad un inasprimento delle condizioni monetarie.

Proprio il silenzio della BCE sulle previsioni di inflazione preoccupa i mercati. Alla ING Research sono convinti che “nei discorsi recenti, i funzionari della BCE non hanno affrontato veramente l’ultimo aumento dei tassi di inflazione e sono rimasti in silenzio sulle previsioni di inflazione della BCE. A nostro avviso, l’inflazione complessiva potrebbe raggiungere il 2% nella seconda metà dell’anno e siamo molto curiosi di sapere se la BCE condivide questa opinione”.

Il calo degli acquisti

Le partecipazioni obbligazionarie della BCE sono aumentate solo di 11,9 miliardi di euro nella settimana fino al 3 marzo, in calo da 12 miliardi di euro e al di sotto dei 18,1 miliardi di euro – la media dall’inizio del programma. Ciò significa che, effettivamente, l’acquisto di obbligazioni sta rallentando leggermente. Questo esercita un’ulteriore pressione al rialzo sui rendimenti del debito nella regione.

Si spera che il mercato riceva risposte più chiare a seguito della riunione di oggi, giovedì 11 marzo.

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Pietro Di Lorenzo