Multa da 100 milioni di euro per Google, ecco cosa ha fatto

Multa da 100 milioni di euro per Google, ecco cosa ha fatto

Multa da 100 milioni di euro per Google, ecco cosa ha fatto

L’organo di vigilanza sulla privacy francese ha appena staccato una multa salatissima (100 milioni di euro) a Google per aver violato le regole del paese sui tracker pubblicitari online (cookie).

Multa da 100 milioni di euro per Google, ecco cosa ha fatto

L’organo di vigilanza sulla privacy francese ha appena staccato una multa salatissima (100 milioni di euro) a Google per aver violato le regole del paese sui tracker pubblicitari online (cookie).

La CNIL ha dichiarato di aver anche multato il gigante dell’e-commerce, Amazon, con una sanzione da 35 milioni di euro per aver infranto le stesse regole.

Già a novembre, l’Antitrust UE aveva accusato Amazon di aver abusato della sua posizione dominante, aprendo una seconda indagine sulle pratiche commerciali dell’azienda. In arrivo sanzioni fino a $ 37 miliardi (scopri di più qui).

A quanto pare, i siti web francesi delle società non chiedevano il consenso preventivo dei visitatori prima che i cookie pubblicitari fossero salvati sui computer.

Sempre secondo quanto riportato dal watchdog francese, Google e Amazon non sarebbero riuscite a fornire informazioni chiare su come le aziende intendessero utilizzare tali tracker online. Né tantomeno su come i visitatori potessero rifiutare qualsiasi utilizzo dei cookie.

La CNIL ha inoltre respinto alcune argomentazioni delle società. Infatti, secondo Amazon e Google, il watchdog francese non avrebbe il diritto di imporre sanzioni perché le rispettive sedi europee sono in Irlanda e Lussemburgo. I due paesi sono percepiti da alcuni come indulgenti nei confronti delle società della Silicon Valley.

La CNIL concede alle società tre mesi per cambiare policy. Se non lo faranno, dovranno pagare una multa aggiuntiva di 100.000 euro al giorno fino a quando non si conformeranno.

La sanzione pecuniaria contro Google è la più grande mai emessa dalla CNIL.

 

 

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Pietro Di Lorenzo