Consiglio Europeo: il 23 aprile avremo una risposta sugli Eurobond?

Consiglio Europeo: il 23 aprile avremo una risposta sugli Eurobond?

Consiglio Europeo: il 23 aprile avremo una risposta sugli Eurobond?

Domani, giovedì 23 aprile i 27 leader degli Stati Ue discuteranno in videoconferenza per approvare il pacchetto di strumenti con cui evitare il collasso dell’Eurozona. Piazza Affari sconta uno scenario negativo.

Consiglio Europeo: il 23 aprile avremo una risposta sugli Eurobond?

Cosa c’è sul tavolo dei capi di Stato?

Il 9 aprile l’Eurogruppo, e quindi i ministri delle Finanze dei 19 paesi dell’Eurozona,  ha chiuso un accordo di massima che prevede un pacchetto di tre pilastri da 540 miliardi di euro: Mes, Bei, Sure.

La patata bollente passa ora ai Capi di Stato che discuteranno del quarto pilastro: il Recovery Fund.

Ieri, durante l’intervento in Senato, il presidente Conte ne ha parlato a lungo.

Secondo il nostro Presidente del Consiglio “questo nuovo strumento dovrà essere conforme ai trattati perché non abbiamo tempo per modificarli. Va gestito a livello europeo senza carattere bilaterale, deve essere ben più consistente degli strumenti attuali, mirato a far fronte a tutte le conseguenze economiche e sociali, dovrà essere immediatamente disponibile e se dovrà ricadere nel quadro finanziario pluriennale dovrà essere messo a disposizione subito, attraverso garanzie che ne anticipino l’applicazione”.

Che cos’è dunque il Recovery Fund?

Il recovery fund consiste in un fondo con il compito di emettere i recovery bond. La garanzia di tali titoli sarebbe il bilancio UE. In questo modo la condivisione del rischio sarebbe comune solo guardando al futuro, senza una vera mutualizzazione sul debito passato.

Si tratta comunque di titoli di debito, come gli eurobond (o coronabond), ma con questa “leggera” differenza.

Il finanziamento del fondo avverrebbe tramite la raccolta di liquidità data dall’emissione dei titoli.

Il Parlamento europeo si è espresso a favore, inserendola all’interno delle proposte da discutere in sede di Consiglio europeo.

Indiscrezioni non verificate sembrerebbero indicare che anche la von der  Leyen sia a lavoro nel realizzare una proposta da presentare al Consiglio europeo che include proprio l’implementazione del recovery fund.

Cos’ha detto Angela Merkel?

No agli eurobond puri, per sintetizzare. Ma nella conferenza di lunedì ha aperto a una soluzione inedita, purché si basi sui trattati.

Il dato che potrebbe preoccupare è che una vera e propria decisione in merito ai Recovery Bond venga rimandata ancora.

 

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Pietro Di Lorenzo