Wall Street apre debole: rallenta il FTSE MIB

Wall Street apre debole: rallenta il FTSE MIB

Wall Street apre debole: rallenta il FTSE MIB

Focus flash sui mercati, sull’economia e sui principali titoli di Piazza Affari 

Wall Street apre debole: rallenta il FTSE MIB

I listini europei sembrano raffreddarsi a causa dell’apertura piuttosto timida di Wall Street.

I mercati statunitensi sembrano infatti seguire una corrente alternata. Secondo i dati sul lavoro le nuove richieste settimanali di sussidi negli Usa restano  sopra i 5 milioni a settimana.

Arrivano poi i dati sulle trimestrali di altri due colossi finanziari:

  1. Morgan Stanley: utile netto in calo del 30%, inferiore alle stime;
  2. Blackrock la flessione dei profitti è nell’ordine del 23% a 806 mln di dollari, mentre gli asset gestiti sono scesi sotto i 7.000 miliardi.

Come anche per BoA e Goldman Sachs, anche in questo caso si registrano dati positivi sul fronte dei ricavi da trading, in aumento grazie alla volatilità dei mercati.

Su Piazza Affari gli acquisti sono soprattutto su Nexi e Ferrari. Nexi sale grazie alle indicazioni sull’andamento del primo trimestre, in linea con le stime. Buona la performance di Azimut, soprattutto dopo l’annuncio da parte degli azionisti: compreranno fino a 60 milioni di azioni.

Lo spread resta sotto i 230 punti. Sono bastate le parole di Isabel Schnabel, membro tedesco del comitato esecutivo della Bce a dare un altro impulso al differenziale di rendimento tra Btp italiani e Bund tedeschi. Secondo la Schnabel la Bce è pronta “a calibrare tutti gli strumenti a disposizione” per far fronte alla situazione di emergenza per il coronavirus. Christine Legarde aggiunge che “il consiglio direttivo della Bce è impegnato a fare qualunque cosa necessaria, nel suo mandato, per aiutare l’Eurozona a uscire da questa crisi”.

Elezioni Confindustria:

Il lombardo Carlo Bonomi è il nuovo presidente designato con 123 voti a favore. La sfida era con la piemontese Mattioli. A favorire la scalata al potere di Bonomi, le pesanti critiche al Governo, ormai una costante dalla primavera del 2019.

 

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Pietro Di Lorenzo