Eurogruppo: sul tavolo MES “light”, SURE, BEI, EUROBOND

Eurogruppo: sul tavolo MES “light”, SURE, BEI, EUROBOND

Eurogruppo: sul tavolo MES “light”, SURE, BEI, EUROBOND

Prevista per le 15 la riunione dell’Eurogruppo che deciderà le sorti del nostro Paese, dell’Eurozona e probabilmente della stessa UE.

Eurogruppo: sul tavolo MES “light”, SURE, BEI, EUROBOND

  • un Meccanismo Europeo di Stabilità (MES) in versione “light” e cioè a condizionalità ridotta. Se ne lascerebbe infatti solo una: gli aiuti dovranno coprire solo i danni economici legati all’epidemia;
  • meccanismo SURE, proposto dalla Commissione Ue per rimpolpare la cassa integrazione dei Paesi colpiti dalla crisi;
  • BEI – I ministri dell’Eurogruppo dovranno dare l’ok alla creazione di un fondo di garanzia di 25 miliardi per offrire alle imprese europee liquidità per investimenti fino a 200 miliardi.
  • Eurobond

Ma cosa sono gli Eurobond?

In molti se lo chiedono ed è giusto fare chiarezza su l’uso di un termine che ogni giorno è sempre più “inflazionato”.

Con Eurobond si indica l’ipotetica emissione congiunta di titoli di Stato garantiti da tutti i paesi dell’eurozona; si tratta dunque di uno strumento che consentirebbe una mutualizzazione del debito. I titoli verrebbero emessi da una Agenzia europea per il debito appositamente creata oppure, più verosimilmente dalla Banca Europea degli Investimenti (BEI). Il nuovo mercato di obbligazioni sarebbe più ampio e liquido rispetto a quello dei singoli paesi.

Ma cosa vuol dire, in pratica?

Vuol dire che il rischio individuale dei singoli paesi viene trasformato in piccole frazioni di rischio collettivo. E che i paesi più interessati dalla crisi pagherebbero meno interessi sui crediti di cui hanno così tanto bisogno.

Eurogruppo: sul tavolo MES “light”, SURE, BEI, EUROBOND

Sul tavolo delle proposte che declinano il tema delle emissioni comuni quella più dettagliata, come riporta ANSA, è quella avanzata dai commissari Gentiloni e Breton che propongono un “Fondo per la rinascita che abbia una capacità di bilancio propria, che emetta obbligazioni a lungo termine fino a raggiungere i 1.500 miliardi di euro necessari alla ripresa, in pratica anticipando il prossimo bilancio Ue 2021-2027”.

Gentiloni e Breton, sul Corriere della Sera, scrivono: “A fronte di una delle più grandi tragedie da molti decenni, non c’è altra via per l’Europa che di mostrarsi unita e solidale.”

Per i commissari, sarebbe inoltre assolutamente possibile destinare al Fondo “delle risorse di bilancio e dotarlo di una governance che consenta di evitare qualsiasi moral hazard, in particolare per quanto riguarda l’obiettivo dei finanziamenti che potrebbero essere strettamente circoscritti agli investimenti comuni di rilancio industriale legati alla crisi attuale. Tenendo conto dell’urgenza e dell’entità dei bisogni, questa idea permetterà di anticipare e poi di completare l’aumento del bilancio dell’Ue che la Presidente von der Leyen ha dichiarato di auspicare”.

Oggi alle 15 l’Europa ha un appuntamento con la storia. Speriamo arrivi puntuale e decisa a mostrare una solidarietà “incrollabile”.

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Pietro Di Lorenzo