La società su cui investo fa soldi?

Analisi fondamentale

La società su cui investo fa soldi?

Nel precedente articolo “Che cos’è il Value Investing?” abbiamo capito quanto sia importante avere una idea del valore di una azione.

Il problema per l’investitore privato è selezionare all’interno di un mare magnum di informazioni quelle in grado di formare una opinione propria su una determinata azione.

Da dove attingere le informazioni chiave: il bilancio

La fonte principali della informazioni è rappresentata dai bilanci di una azienda che si trovano facilmente sui siti delle società quotate (molto spesso nell’area “Investor Relation”). I 2 documenti principali sono il conto economico (statemente of earnings) e lo stato patrimoniale (balance sheet).

Il Conto Economico fornisce la conoscenza su quello che ha realizzato l’azienda nell’ultimo periodo di tempo (può essere annuale, semestrale o trimestrale).
Lo Stato patrimoniale fornisce una fotografia fatta all’azienda in un determinato momento mostrando le fonti di capitale (passivo) e come vengono impiegate (attivo) cioè da chi è stato fornito il capitale e come viene utilizzato.

Le prima cosa da sapere: la società su cui investo fa soldi?

Le società che sono sul mercato possono fare sostanzialmente 2 cose:

1 Utili
2 Perdite

Sia gli utili che le perdite possono crescere o diminuire. Se una società non fa utili è sostanzialmente destinata a morire nel tempo. Gli investitori devono in generale scegliere le società che fanno utili crescente.  Nonostante questo, la maggior parte degli investitori sceglie società sull’orlo del fallimento.

Altra voce fondamentale da analizzare  è il fatturato che sono le vendite che fa una società. Se ad esempio vendo penne a 10€ cadauna: se ne vendo 1 fatturo 10€ se ne vendo 100 fatturo 1000€. In sostanza i ricavi sono gli incassi lordi dati dalla somma delle vendite di ogni prodotto e servizio che vendo

Gli utili sono quindi i profitti al netto dei costi. Nell’esempio di prima se sostengo 600€ per produrre 100 penne mi metto in tasca 400 di utili.
L’investitore è particolarmente interessato a questo aspetto perchè gli utili possono essere divisi con gli azionisti attraverso dividendi.

Gli utili chiaramente non rimangono stabili per questo è impostante valutare gli utili in maniera dinamica:  anno su anno o trimestre su trimestre.

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Pietro Di Lorenzo