Punti di forza e debolezza dei diversi approcci all’investimento

Punti di forza e debolezza

Punti di forza e debolezza dei diversi approcci all’investimento

Nel precedente articolo “Come si gestisce un Portafoglio di Investimento?” abbiamo parlato di Asset allocation, Securities Selection e Market timing,  In questo articolo vedremo i  punti di forza/debolezza delle diverse metodologie nella 3 fasi di costruzione del portafoglio

APPROCCIO QUANTITATIVO

Punti di forza:

1. Riesce a valutare le varie attività in un’ottica globale
2. Permette di calibrare il rapporto rischio rendimento e ne massimizza le implicazioni positive
3. Da un punto di vista pratico è un ottimo strumento per coordinare l’aspetto operativo con il profilo della clientela

Punti di debolezza:

1. Approccio sostanzialmente statico: i risultati che i vari modelli individuano possono subire notevoli variazioni
2. Per superare la staticità strutturale del modello generale vengono imposte delle assunzioni che alla prova dei fatti risultano insostenibili

APPROCCIO FONDAMENTALE

Punti di forza:

1. L’analisi si basa principalmente sulla ricerca della capacità di produrre utili, e quindi di aumentare di valore, da parte della società sotto esame. Questa caratteristica è indiscutibilmente la più valida per la quale il prezzo della medesima possa migliorare in borsa.
2. Consente di evitare di investire in società a rischio fallimento
3. Da conspevolezza sui rischi e le opportunità di investire in una determinata azione

Punti di debolezza:

1. Lo strumento principale di analisi, il bilancio, si rivela non sempre completamente affidabile
2. La ricerca delle informazioni da valutare può risultare complessa
3. I modelli di valutazione si basano spesso su parametri di natura soggettiva

APPROCCIO TECNICO

Punti di forza:

1. Estrema duttilità operativa e bassi costi pratici
2. Possibilità di sviluppare una gestione di tipo dinamico cercando di battere i mercati o i benchmark di riferimento

Punti di debolezza:

1. Empiricamente il 90% dei traders brucia valore cercando di ottimizzare i punti di ingresso e uscita
2. Un eccessivo uso del trading può portare ad un extra-rendimento non proporzionato all’operatività, se non addirittura ad un rendimento inferiore a quello ottenibile con una gestione passiva

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Pietro Di Lorenzo