Credit Suisse considera creazione unica banca privata

Credit Suisse considera creazione unica banca privata

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Dopo gli scandali ecco la strategia di difesa

Credit Suisse considera creazione unica banca privata

Dopo gli scandali che l’hanno vista coinvolta, Credit Suisse (CSGN.S) sta considerando di centralizzare la gestione dei clienti più ricchi. Ricordiamo che Credit Suisse ha perso oltre 5 miliardi di dollari nel caso Archegos e deve affrontare un’azione legale per gli investimenti in Greensill Capital, fallita nella catena di approvvigionamento.

Con la nuova strategia, la banca svizzera  di fatto porrebbe fine alla struttura regionalizzata introdotta nel 2015.

A riportare la notizia in esclusiva è l’agenzia di stampa Reuters. Come si legge, i dirigenti starebbero discutendo della possibilità di ripiegare l’attività di private banking e altri servizi di gestione in un’unica divisione globale. Un tale cambiamento metterebbe i manager locali in Asia e all’estero, che hanno goduto di una notevole autonomia, sotto lo stretto controllo svizzero e renderebbe più facile tagliare i costi.

La mossa, se confermata, sarebbe più una strategia di difesa che altro. Come riporta l’agenzia di stampa la seconda banca più grande della Svizzera “teme di dover affrontare richieste di scioglimento da parte degli investitori, o che il suo valore di mercato azionario in calo la renda un obiettivo di acquisizione straniera”.

Meno spaventosa è più appetibile sarebbe una fusione interna con UBS, come riportato da tre fonti a Reuters la scorsa settimana.

Sempre secondo una fonte dell’agenzia, “unendo le attività di gestione patrimoniale, Credit Suisse sarebbe in grado di semplificare i prodotti, diventando allo stesso tempo più attraente per una potenziale fusione”.

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Pietro Di Lorenzo