La BCE fa pressione su DB

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Si spinge per la nomina di un successore

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Secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Reuters, La Banca centrale europea avrebbe chiesto più volte a Deutsche Bank, negli ultimi mesi, di nominare un successore del presidente Paul Achleitner all’avvicinarsi della fine del suo mandato.

Dopo 10 anni in carica, Achleitner dovrebbe infatti andare in pensione il prossimo maggio. Manca poco meno di un anno ma la BCE sta ancora aspettando che Deutsche identifichi un successore. Motivo per cui negli ultimi mesi ha aumentato la pressione.

Deutsche, infatti, resta sotto stretta sorveglianza dei regolatori. In particolare, i regolatori sono preoccupati per le lacune nei controlli sul riciclaggio di denaro da parte di Deutsche, un problema che risale a tutto il mandato di Achleitner. Ad aprile di quest’anno, l’autorità di vigilanza finanziaria tedesca BaFin ha ordinato di adottare ulteriori misure di salvaguardia contro il riciclaggio.

Le pressioni fanno intendere che la BCE desideri che Achleitner se ne vada in modo ordinato, così da avere abbastanza tempo per esaminare il candidato per sostituirlo.

Secondo quanto alcuni fonti anonime hanno dichiarato a Reuters, Deutsche sarebbe pronta ad annunciare un successore entro febbraio o marzo del prossimo anno. Una data così tardiva lascerebbe poco spazio di manovra se il candidato dovesse fallire. Sempre secondo le fonti, è il capo della borsa tedesca Theodor Weimer ad essere preferito. Weimer, tuttavia, ha pubblicamente respinto l’idea affermando all’inizio di quest’anno che l’assunzione dell’incarico “non era affatto un argomento di discussione”.

In lizza, scrive Reuters, anche Norbert Winkeljohann, contabile e presidente di Bayer, e Frank Witter, un nuovo membro del consiglio di amministrazione che fino a poco tempo fa era a capo delle finanze della Volkswagen.

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Pietro Di Lorenzo