Rivolta Green a ExxonMobil

Rivolta Green a ExxonMobil

Rivolta Green a ExxonMobil

Azionisti chiedono azioni concrete per il clima

Rivolta Green a ExxonMobil

Transizione energetica e cambiamento climatico sono forse tra i topic più caldi del 2021. Al centro del dibattito le compagnie petrolifere.

Vediamo cosa è successo in casa Exxon Mobil.

Come molti sapranno, gli azionisti di società per azioni sono in un certo senso proprietari di tali società. Possono partecipare all’elezione degli amministratori e hanno voce sull’indirizzo delle attività. In particolare, negli USA, un azionista può presentare proposte a margine delle conferenze annuali. Le aziende sono tenute ad includere le proposte e cioè a metterle al voto.

La prassi vuole che ogni anno piccoli azionisti, al contempo attivisti sociali, presentino proposte non vincolanti chiedendo alle aziende di scrivere report ambientali o sull’inclusività. Le società esortano gli azionisti a votare contro le proposte, gli azionisti di solito votano contro le proposte e poi di nuovo lo stesso l’anno seguente.

Quello che è accaduto ieri spezza però questo circolo vizioso. Uno degli azionisti, Engine No.1 LLC, aveva una proposta diversa. Diversa in primo luogo perché vincolante e in secondo luogo perché Engine No.1 LLC possiede 917.400 azioni, per un valore di circa 53 milioni di dollari. Non si tratta di attivisti di poco conto, piuttosto di un ‘hedge fund attivista’.

Ecco cosa ha proposto:

“Nell’ultimo decennio, la Società non è riuscita ad evolversi in un mondo in rapida evoluzione, determinando una significativa sottoperformance a scapito degli azionisti e rischiando una continua distruzione di valore a lungo termine. … Riteniamo che per affrontare questa sottoperformance, la Società debba impegnarsi ad evolvere e tracciare un piano strategico a lungo termine per la creazione di valore sostenibile. In tale ottica, Engine No. 1, attraverso la presente Dichiarazione proxy, offre agli azionisti l’opportunità di valutare e votare per una lista indipendente di candidati altamente qualificati per la prima volta nella storia della Società. Riteniamo che i candidati porteranno la voce degli azionisti tanto necessaria all’attuale consiglio di amministrazione della Società (il “Consiglio”)”.

Si trattava, quindi, non di una semplice proposta. Piuttosto, si contestava la nomina dei candidati Exxon al consiglio, spingendo per la nomina di candidati di Engine n. 1.

Cosa hanno votato?

BlackRock, il secondo maggiore azionista di Exxon, si e’ unita ai dissidenti e ha sostenuto tre dei candidati di Engine No. 1.

L’assemblea degli azionisti non ha potuto fare altro che mettere ai vertici del colosso due dei quattro consiglieri proposti da Engine n.1.

Adesso Engine n.1 proverà a “imporre una maggiore disciplina di allocazione del capitale a lungo termine applicando criteri di approvazione più rigorosi per le nuove spese in conto capitale” e “attuare un piano strategico per la creazione di valore sostenibile esplorando appieno la crescita aree, compresi investimenti più significativi nell’energia pulita “.

Incredibile, ma vero. Sembra davvero che ci siano i presupposti per una transizione. Soprattutto il cambiamento climatico si conferma una mega tendenza. Vuoi scoprire come pianificare i tuoi investimenti seguendo i trend? qui => https://www.unmilionepermiafiglia.it/ un libro che può fare al caso tuo.

 

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Pietro Di Lorenzo