Goldman Sachs apre le porte alle donne
Goldman Sachs apre le porte alle donne
Quasi metà della board è al femminile
Goldman Sachs apre le porte alle donne
Kimberley Harris diventerà membro del CdA di Goldman Sachs. Con la sua presenza, quasi la metà del consiglio (6 su 13) sarà composto da donne.
Harris è stata partner di Davis Polk & Wardwell LLP. Poi ha lavorato come general consultant presso la NBCUniversal Media ed è stata vicepresidente esecutivo presso la Comcast Corporation. Ha anche lavorato come senior consultant dell’assistente procuratore generale del Dipartimento di giustizia degli Stati Uniti. Durante l’amministrazione del presidente Barack Obama è stata vice consigliere e vice assistente del presidente. Adesso si occuperà dei comitati governance e responsabilità pubblica per Goldman.
Un curriculum di tutto rispetto e un passo decisivo per la carriera.
Per la Goldman, e per le donne in generale, si tratta di una mossa importante, visto e considerato che il settore finanziario è quasi interamente gestito da uomini. Nonostante ci sia ancora molto da fare la direzione potrebbe essere quella giusta. Lo scorso settembre, Jane Fraser è stata nominata amministratore delegato di Citigroup Inc, diventando la prima donna a guidare un’importante banca di Wall Street.
Goldman ha dichiarato già lo scorso agosto che entro il 2025 il 40% dei vicepresidenti saranno donne. Ciò segue l’obiettivo fissato nel 2019 per cui metà dei nuovi analisti e soci entry-level dovessero essere donne.
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