Irlanda, solo tre le banche a fronteggiare l’avanzata del fintech

Irlanda, solo tre le banche a fronteggiare l’avanzata del fintech

Irlanda, solo tre le banche a fronteggiare l’avanzata del fintech

Un dato che dovrebbe quanto meno far suonare un campanello d’allarme sullo stato della concorrenza bancaria nel paese

Irlanda, solo tre le banche a fronteggiare l’avanzata del fintech

La complessità del sistema bancario irlandese è cambiata in modo drastico nel giro di poche settimane. l’Ulster Bank, di proprietà di NatWest, ha infatti annunciato che presto chiuderà tutte le operazioni. Una mossa simile a quella di KBC Ireland, la quale ha avviato trattative per vendere il suo portafoglio di prestiti.

Due eventi che lascerebbero superstiti, nel mercato irlandese, soltanto tre banche: Bank of Ireland, AIB e Permanent TSB.

Lo slancio del fintech

Allo stesso tempo, pare che si assista nel paese ad una decisa accelerata della tecnologia fintech. Per citare due casi, Revolut e N26, grazie al sostegno di finanziamenti di capitale di rischio, godono ora di un largo bacino di utenza. Revolut può infatti vantare circa 1,3 milioni di utenti in Irlanda, mentre N26 ha circa 200.000 utenti.

L’emergere e la popolarità del digital banking ha svolto un ruolo significativo nel modificare il panorama bancario irlandese. All’inizio di quest’anno, la Bank of Ireland ha annunciato l’intenzione di chiudere 103 filiali. Alla base di tale scelta ci sarebbe, come ha affermato l’amministratore delegato Francesca McDonagh, il passaggio ai servizi online. Sono quindi il digital banking e l’arrivo sul mercato di rivali fintech ad aver causato lo shift all’interno del mercato bancario irlandese.

Ad oggi restano, per i consumatori, serie domande. In primo luogo, cosa ci dicono questi eventi circa la concorrenza bancaria? Quali sono le sfide a cui le banche irlandesi hanno rinunciato, uscendo di fatto dal mercato?   Cosa comporta questo cambiamento per i consumatori?

La risposta delle banche

Gli operatori fintech guidano il mercato in materia di pagamenti istantanei. In molte occasioni spingendo gli operatori storici a cercare di recuperare quote di mercato. Un consorzio di banche irlandesi – almeno per ora AIB, Bank of Ireland, Permanent TSB – sta tentando di riconquistare clienti con la creazione di una propria app: Synch. L’app consentirebbe pagamenti immediati tra conti presso ciascuna banca. L’app per adesso è solo una proposta attualmente in sede di controllo presso la Commissione per la concorrenza e la tutela dei consumatori.

L’esito di tale proposta rimane dunque incerto. Una cosa però è sicura: la regolamentazione è necessaria per prevenire comportamenti monopolistici tra le banche rimaste.

Quello del fintech è un mondo che offre numerose e disparate opportunità. Come con tutte le mega tendenze, infatti, è possibile sfruttarne i risvolti di mercato. Se argomenti come questo ti interessano, allora qui => https://www.unmilionepermiafiglia.it/ un libro che può fare al caso tuo.

Quanto abbiamo discusso finora però solleva un punto interrogativo decisivo. Quello dell’Irlanda è un caso isolato o presto altri paesi europei seguiranno la medesima strada? Una cosa simile potrebbe mai accadere in futuro in Italia?

ABOUT THE AUTHOR

Pietro Di Lorenzo