Hong Kong: Big Tech crollano per paura delisting

Hong Kong: Big Tech crollano per paura delisting

Hong Kong: Big Tech crollano per paura delisting

Tutta colpa di una legge: l’Holding Foreign Companies Accountable Act.

Hong Kong: Big Tech crollano per paura delisting

Crollano le azioni delle principali aziende tech cinesi. I titoli hanno doppia quotazione e il timore diffuso è che alcuni possano essere rimossi dai listini statunitensi. Ad Hong Kong Alibaba è scesa di oltre il 4% alle Baidu ha perso oltre l’8%, JD.com è sceso di oltre il 4% e NetEase è sceso di quasi il 3%.

Il crollo segue l’adozione, da parte della Securities and Exchange Commission (SEC), di una legge, Holding Foreign Companies Accountable Act, approvata dall’amministrazione dell’ex presidente Donald Trump. Alcune società dovranno essere sottoposte a verifica da parte del watchdog statunitense. Le società, selezionate dalla SEC, saranno tenute a presentare determinati documenti al fine di provare che non sono di proprietà o controllate da un’entità governativa in una giurisdizione straniera.

Le aziende dovranno indicare qualsiasi membro del consiglio che sia allo stesso tempo un funzionario del Partito Comunista Cinese. Per chi non rispetta le regole è prevista l’interruzione delle negoziazioni.

Pericoli su due fronti

Le Big Tech cinesi si trovano a dover affrontare pericoli su due fronti. Non c’è solo la minaccia del delisting all’estero, ma anche la preoccupazione di regolamenti più severi in patria.

Infatti, se la repressione del governo cinese è iniziata con l’impero del miliardario Jack Ma ci sono segni evidenti che gli obiettivi di Pechino si estendano anche oltre.

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Pietro Di Lorenzo