Sovranità tecnologica: perché è importante occuparsene subito

Sovranità tecnologica: perché è importante occuparsene subito

Sovranità tecnologica: perché è importante occuparsene subito

C’è la possibilità che potenze straniere possano controllare gli affari interni di altre nazioni attraverso la tecnologia

Sovranità tecnologica: perché è importante occuparsene subito

L’Unione Europea vuole rafforzare i pilastri della propria sovranità tecnologica, investendo in risorse chiave e tecnologie fondamentali per raggiungere l’indipendenza da Cina e Stati Uniti.

Per sovranità tecnologica si intende la capacità di uno stato di “fornire le tecnologie che ritiene fondamentali per il proprio benessere, competitività e capacità di agire, e di essere in grado di svilupparle o di reperirle da altre aree economiche senza dipendenza strutturale unilaterale”. Questa almeno è la definizione del Fraunhofer Institute, un’agenzia di ricerca tedesca sostenuta dallo stato.

La dipendenza tecnologica dell’UE

Attualmente l’Europa dipende dalle risorse tecnologie che provengono da altri paesi. In particolare, l’Europa non dispone, ad oggi, di alcune infrastrutture tecnologiche cruciali come semiconduttori e reti di telecomunicazioni superveloci. Sono aziende come Cisco e Huawei ad aver costruito l’impianto  alla base della rete Internet per gli oltre 700 milioni di abitanti europei.

Da non sottovalutare poi che le piattaforme Internet statunitensi e cinesi – si pensi a Google, Facebook, Instagram e TikTok – hanno centinaia di milioni di utenti europei, che condividono i loro dati personali.

“Il rafforzamento della sovranità digitale dell’Europa è una componente chiave della nostra strategia digitale”, ha detto alla CNBC un portavoce della Commissione europea. “L’Europa può svolgere un ruolo di primo piano sulla scena mondiale quando si tratta di tecnologia”.

Quello che preoccupa molti stati sovrani è la possibilità che potenze straniere possano controllare gli affari interni di altre nazioni attraverso la tecnologia. In quest’ottica, la tecnologia ha assunto una nuova sfumatura di carattere geopolitico.

Tensioni in aumento

“Di fronte alle crescenti tensioni tra Stati Uniti e Cina, l’Europa non può essere e non sarà un semplice spettatore, tantomeno campo di battaglia”, ha detto Thierry Breton, commissario dell’Unione europea per il mercato interno.

“È ora di prendere il nostro destino nelle nostre mani. Ciò significa anche identificare e investire nelle tecnologie digitali che sosterranno la nostra sovranità e il nostro futuro industriale”.

Gli investimenti

Dopo il discorso di Breton, l’Europa ha annunciato l’intenzione di investire miliardi in tecnologie che vanno dai chip dei semiconduttori alla nuova infrastruttura di telecomunicazioni, con l’idea che queste tecnologie possano aiutare a facilitare gli sviluppi in altri ambiti, come quello dell’intelligenza artificiale e delle auto elettriche. “Nel mondo post-pandemia, è così che formeremo insieme un’Europa resiliente e digitalmente sovrana”, ha aggiunto. “Questo è il decennio digitale dell’Europa” – ha detto Breton.

“La sovranità digitale dell’Europa si basa su tre pilastri: potenza di calcolo, controllo da parte degli europei sui propri dati e connettività sicura”. A dirlo è un portavoce della Commissione europea.

“A tal fine, è necessario aumentare la capacità dell’Europa di progettare e produrre i processori più potenti del mondo, creare cloud europei innovativi che garantiscano la sicurezza dei dati e che governi, aziende e cittadini abbiano accesso a reti a banda larga sicure e ad alta velocità”.

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Pietro Di Lorenzo