Guerra informatica, l’unica arma di difesa è la cyber-security

Guerra informatica, l’unica arma di difesa è la cyber-security

Guerra informatica, l’unica arma di difesa è la cyber-security

Ecco chi sono i tre hacker che per anni hanno derubato banche e sottratto informazioni sensibili

Guerra informatica, l’unica arma di difesa è la cyber-security

Le autorità federali statunitensi hanno incriminato tre programmatori nordcoreani per aver condotto una serie di attacchi informatici con l’obiettivo di estorcere oltre 1,3 miliardi di dollari, in contanti e in criptovaluta, da istituzioni finanziarie e società.

I programmatori, che fanno parte di un’agenzia di intelligence militare nordcoreana, sono anche accusati di aver creato, distribuito e commercializzato in modo fraudolento una piattaforma blockchain.

I tre sono anche accusati di aver implementato ripetute “campagne di spear-phishing” (una truffa e-mail mirata tramite cui si ottiene accesso non autorizzato ai dati sensibili) ai danni di numerosi dipendenti del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, del Dipartimento di Stato, aziende energetiche, società aerospaziali e aziende tecnologiche.

Il procuratore degli Stati Uniti in California, Tracy Wilkinson, ha dichiarato:

“La portata della condotta criminale degli hacker nordcoreani è stata ampia e di lunga durata. La gamma di crimini che hanno commesso è sbalorditiva”.

Le accuse non sono dirette solo ai tre imputati, ma anche alla Corea del Nord. Per Wilkinson si tratta di “uno stato-nazione criminale”. Uno stato che non si ferma davanti a nulla per sostenere il suo regime”.

Quanto accaduto sa riflettere sull’importanza della sicurezza informatica. Gli attacchi hacker possono arrivare a danneggiare tanto piccole aziende quanto interi Dipartimenti di Stato. Negli anni a venire saranno sicuramente molti gli investimenti in questo settore. Ecco perché potrebbe tornare utile saper cogliere le opportunità di mercato offerte dal trend della cybersecurity. Se ti interessa allora segui il perCORSO Money Machine.

ABOUT THE AUTHOR

Pietro Di Lorenzo