Il petrolio sale sull’onda delle tensioni in Yemen

Il petrolio sale sull’onda delle tensioni in Yemen

Il petrolio sale sull’onda delle tensioni in Yemen

Ma cosa sta succedendo? Perché le tensioni in Medio Oriente sono importanti? Come influisce la nuova ventata di ottimismo occidentale sulle fluttuazioni di mercato?

Il petrolio sale sull’onda delle tensioni in Yemen

Rispondere a queste domande non è sicuramente semplice. Procediamo con ordine.

Un nuovo ottimismo pervade l’Occidente

Il piano vaccinale prosegue quasi come sperato, almeno nelle più grandi economie dell’occidente. Negli Usa si parla anche di un nuovo piano di stimolo a $ 1,9 trilioni. Il risultato? Venerdì, l’indice di volatilità Cboe, noto come “indicatore della paura” di Wall Street, ha chiuso sui livelli più bassi da quasi un anno. Inoltre, seguendo le orme della sessione asiatica, forte anche se assottigliata dalle festività, le Blue Chip dei principali indici europei erano di un verde brillante. Con il mercato cinese e quello di Hong Kong chiusi per le vacanze di capodanno, il Nikkei ha aperto la strada, salendo dell’1,9% assestandosi sui 30.000 punti, per la prima volta in più di tre decenni.

Le tensioni in Medio Oriente spingono il petrolio

Il prezzo del petrolio sale per l’undicesimo giorno consecutivo, sull’onda dell’ottimismo alimentato dal piano vaccinale. Mentre in Medio Oriente si accendono le tensioni, il petrolio tocca il livello di prezzo più alto degli ultimi 13 mesi. La spinta al rialzo è chiaramente sostenuta, quindi, dalla speranza di una ripresa economica e da previsioni sull’aumento della domanda di carburante. L’aumento di prezzo si verifica, poi, subito a seguito di un intervento armato saudita in Yemen. Le truppe governative sono impegnate in combattimenti con la milizia Houthi sostenuta dall’Iran per il controllo della provincia chiave di Marib. Gli Houthi cercano di occupare la provincia, che ha vaste riserve di petrolio e gas, dal gennaio dello scorso anno. Hanno ripreso la loro offensiva la scorsa settimana, nella speranza di fare leva tra la crescente pressione internazionale per un cessate il fuoco e per una soluzione diplomatica. Qualora riuscissero a catturare Marib, gli Houthi avranno il pieno controllo dello Yemen settentrionale, indebolendo la posizione negoziale del governo.

Una coalizione saudita ha, però, dichiarato di aver intercettato un drone carico di esplosivo, sventando l’attacco. Subito dopo il greggio Brent è salito dell’1,3% a 63,24 $ al barile. Il petrolio greggio statunitense ha guadagnato l’1,9% a $ 60,58, appena fuori dai massimi.

Tutti gli elementi sopra descritti rispondono in parte alle domande poste ad inizio articolo. Questo perché è davvero difficile prevedere con esattezza come si muoveranno i mercati nei prossimi mesi. Ci si aspetta, con molta probabilità, un periodo di crescente volatilità. Tuttavia, gli investitori potrebbero considerare questa volatilità più come una opportunità che come una minaccia, sia nel breve che nel lungo periodo. Se ti interessa costruire un piano finanziario a lungo termine allora puoi seguire il perCORSO Money Machine

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Pietro Di Lorenzo