Bitcoin down, è scoppiata la bolla? Per la Yellen è tutta colpa del riciclaggio

Bitcoin down, è scoppiata la bolla? Per la Yellen è tutta colpa del riciclaggio

Bitcoin down, è scoppiata la bolla? Per la Yellen è tutta colpa del riciclaggio

Secondo Janet Yellen le criptovalute potrebbero essere utilizzate per finanziare attività illecite

Bitcoin down, è scoppiata la bolla? Per la Yellen è tutta colpa del riciclaggio

Bitcoin è crollato del 10% nella seduta di giovedì a causa delle crescenti preoccupazioni circa una possibile stretta governativa sulle criptovalute. Per l’esattezza, la criptovaluta più popolare al mondo, è scesa a $ 31,724, perdendo circa il 24% del suo valore dopo il record a $ 42.000 dell’8 gennaio.

La paura, come anticipato sopra, è che l’amministrazione Biden possa tentare di regolamentare le criptovalute.

Le parole di Janet Yellen

Il sentiment ha subito un duro colpo soprattutto dopo che Janet Yellen, al Tesoro degli Stati Uniti, ha espresso preoccupazione per il fatto che le criptovalute potrebbero essere utilizzate per finanziare attività illecite. Con un esplicito riferimento a Bitcoin la Yellen ha infatti detto:

“Penso che le cryptovalute vengano utilizzate, almeno per le transazioni, principalmente per finanziamenti illeciti, e penso che sia necessario studiare come possiamo ridurne l’uso e assicurarci che il riciclaggio di denaro non avvenga attraverso questi canali”.

Mentre non c’è ancora nessuna prova circa l’impego delle criptovalute per il finanziamento di attività illecite, come terrorismo e riciclaggio, non c’è dubbio che Biden si concentrerà sulla protezione dei consumatori più di Trump. Questo regole più restrittive e maggiore controllo sui mercati. “Se i regolatori assumessero una posizione aggressiva contro il bitcoin, potremmo entrare in una corsa ribassista prolungata”. Ad affermarlo è l’amministratore delegato per gli Stati Uniti di eToro, Guy Hirsch.

L’annuncio di BlackRock

Le parole della Yellen arrivano, tuttavia, in concomitanza con l’annuncio di BlackRock Inc, che prevede di aggiungere i bitcoin futures all’elenco degli investimenti ammissibili per due dei suoi fondi. Ricordiamo che attualmente non ci sono fondi con sede negli USA che offrono esposizione ai bitcoin.

Molti potrebbero poi seguire le orme di BlackRock. Il risultato più immediato si tradurrebbe in una maggiore partecipazione degli investitori istituzionali nel mercato delle criptovalute. Se c’è un asset, in particolare, che le Mani Forti riescono a gestire meglio degli investitori retail sono infatti proprio i futures.

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Pietro Di Lorenzo