Le mega tendenze dell’economia digitale

Le mega tendenze dell’economia digitale

Le mega tendenze dell’economia digitale

il Covid-19, con l’emergenza sanitaria, ha accelerato molti fenomeni di transizione verso l’affermazione globale dell’economia digitale

Le mega tendenze dell’economia digitale

È stato ripetuto più volte negli ultimi mesi e quindi non è una novità: il Covid-19, con l’emergenza sanitaria, ha accelerato molti fenomeni di transizione verso l’affermazione globale dell’economia digitale. Il periodo di accelerazione trasformativa che abbiamo vissuto negli ultimi mesi è stato già da alcuni definito “The Quickening”. Un termine, un’espressione che racchiude in modo significativo l’ascesa fulminea di tutto ciò che è digitale.

Per fare solo un esempio, la penetrazione di mercato dell’e-commerce negli Stati Uniti ha registrato quelli che sono paragonabili a dieci anni di crescita solo nel primo trimestre del 2020. E ormai, si sa, qualsiasi imprenditore o aspirante imprenditore, deve avere due cose fondamentali per avere successo: una strategia digital e un occhio attento a quelle che sono le tendenze emergenti e il comportamento dei consumatori.

In questo articolo parleremo, appunto, di tre meda tendenze emergenti che forse non tutti conoscono.

Meno barriere all’entrata con le app di coding

Fino a qualche anno fa, un imprenditore alle prime armi con grandi idee doveva per forze di cose rivolgersi ad un ingegnere informatico per la creazione di software, sostenendo costi elevati e spesso pregiudicanti.

Oggi, strumenti come Bubble.is, Airtable e Glide aiutano a livellare il campo di gioco consentendo a chiunque, indipendentemente dalle conoscenze di programmazione, di creare un’applicazione web o mobile grazie a componenti drag-and-drop e interfacce visive. Ecco quindi che questi strumenti facilitano l’innovazione anche nelle aziende più piccole.

L’ascesa dei bot

Secondo l’istituto di ricerca Juniper, le vendite al dettaglio dovrebbero raggiungere i 112 miliardi di dollari entro il 2023. Anche se questa tecnologia è agli albori nel mondo occidentale, a livello globale, i bot sono un grande business. In Cina, una parte significativa del commercio avviene tramite bot sull’app WeChat. Anche nel mondo occidentale, però, alcune società di venture capital stanno riversando enormi quantità di denaro in società, come Drift e Intercom, che usano bot.

App vocali e podcast

Il settore podcast sta letteralmente esplodendo, almeno negli USA. L’ascolto online è raddoppiato negli ultimi dieci anni e nel 2020 si è registrata, negli USA, l’incredibile cifra di 100 milioni di ascoltatori mensili. Tuttavia, c’è ancora spazio per miglioramenti, principalmente perché, nei podcast, l’interazione del pubblico è scarsa o nulla. È sorprendente che nell’era di Internet, i podcast siano ancora isolati dal pubblico.

La tecnologia audio può cambiare rapidamente la situazione e fare in modo che gli ascoltatori reagiscano a determinati eventi e discussioni, anche interagendo con gli host del podcast. L’audio degli ascoltatori non deve nemmeno essere in tempo reale; i podcaster possono infatti lanciano varie idee sui loro canali social e scegliere le risposte del pubblico più interessanti da riprodurre nelle puntate successive. L’interazione è determinante perché, il fatto che le persone reagiscano e interagiscano con i contenuti genera interesse, traffico e, in definitiva, profitto.

All’orizzonte si intravede, poi, una nuova ondata di app vocali, come Clubhouse, una versione in tempo reale di un podcast. Non viene registrato nulla e nell’app non puoi fare altro che ascoltare o partecipare alla conversazione.

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Pietro Di Lorenzo