Cresce il divario ricchi/poveri, l’ex moglie di Bezos dona 4,2 miliardi

Cresce il divario ricchi/poveri, l’ex moglie di Bezos dona 4,2 miliardi

“Questa pandemia ha schiantato la vita di molti, mentre i miliardari hanno sostanzialmente incrementato le loro ricchezze”

Cresce il divario ricchi/poveri, l’ex moglie di Bezos dona 4,2 miliardi

MacKenzie Scott, scrittrice, miliardaria, venture philanthropist americana ed ex moglie di Jeff Bezos, dona 4,2 miliardi in beneficenza a 380 diverse organizzazioni umanitarie. La scrittrice, laureata alla Princeton University, dal 2014 è direttrice esecutiva di Bystander Revolution, un’organizzazione anti-bullismo. È nota alla stampa anche per essere la 22esima persona più ricca al mondo, in gran parte a causa del suo accordo di divorzio da $ 38 miliardi. La Scott aveva infatti ottenuto dal divorzio il 4% delle azioni Amazon del marito.

Nei giorni scorsi la Scott ha annunciato sul suo Blog personale di aver donato 4,2 miliardi a 380 diverse organizzazioni umanitarie americane impegnate nel sociale, oltre che ad alcune ‘banche del cibo’ (food banks) che aiutano i più poveri a sopravvivere e a mangiare.

Già a giungo la Scott aveva donato 1,7 miliardi, per un totale complessivo di 6 miliardi donati in beneficenza.

“Questa pandemia – scrive – ha schiantato le vite di diversi Americani che già facevano fatica. E le perdite, in termini sia economici sia di salute, sono state peggiori per le donne, per la gente di colore, per le persone che vivono in povertà, mentre i miliardari hanno sostanzialmente incrementato le loro ricchezze”.

Il pensiero va ovviamente verso Amazon e quindi verso l’ex marito della Scott che, negli ultimi mesi ha visto lievitare il suo patrimonio verso i 180 miliardi. Il ceo Amazon ha lanciato quest’anno il Bezos Earth Fund, per il quale ha donato 10 miliardi, per sostenere la battaglia contro i cambiamenti climatici.

La Scott non è l’unica miliardaria americana ad impegnarsi così tanto nella beneficenza. Tra gli altri menzioniamo anche Melinda e Bill Gates, Micheal Jordan e Jack Doresey, cofondatore di Twitter.

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