Banche, dividendi 2021: ecco cosa ha detto la BCE

Banche, dividendi 2021: ecco cosa ha detto la BCE

Banche, dividendi 2021: ecco cosa ha detto la BCE

La BCE allenta, leggermente, la stretta sui dividendi bancari

Banche, dividendi 2021: ecco cosa ha detto la BCE

La BCE allenta, leggermente, la stretta sui dividendi bancari. Dall’Eurotower di Francoforte arriva il via libera per le banche più solide, che dal 2021 potranno distribuire i dividendi agli azionisti. Potrà essere distribuito ai soci al massimo il 15% degli utili di biennio e comunque non oltre lo 0,2% del capitale. La BCE invita in ogni caso alla moderazione e si dice pronta a tornare sui suoi passi nel caso in cui la situazione dovesse peggiorare. Infatti, se da un lato lo stacco della cedola è indispensabile ad attrarre i risparmiatori, dall’altro, se parte degli utili viene distribuita, il capitale della banca cresce meno. E la solidità patrimoniale degli istituti di credito è fondamentale in vista di una presumibile nuova ondata di insolvenze

La notizia arriva dopo che la Bank of England ha permesso agli istituti inglesi di assegnare ai soci fino al 25% dei profitti. La controparte britannica aveva in questo modo messo pressione sul regolatore europeo. Questo perché un istituto di credito che distribuisce dividendi è sicuramente più attraente per gli investitori.

Il provvedimento della BCE resta comunque più restrittivo rispetto alle attese di mercato. Infatti, lo scenario sui rendimenti per il 2021 prospetta rendimenti modesti. Per l’Italia le stime sul rendimento medio atteso sono intorno al 2%. In questo senso, le banche con forti politiche di distribuzione, saranno le più colpite. Per banche come Intesa Sanpaolo e Unicredit, ad esempio, i dividendi e le aspettative di buyback dovranno essere riviste al ribasso. Secondo i calcoli di Equita Sim, Intesa Sanpaolo potrà distribuire un dividendo fino a un massimo di 0,04 euro (rendimento dell’1,8%, payout del 18%), contro una stima di 0,14 euro (payout pari al 68%).

Così si è espresso il numero uno di Intesa, Carlo Messina, sulla decisione della BCE

“Le sofferenze bancarie, in questo momento non stanno crescendo, ma è possibile un rimbalzo nel 2021 dovuto al venir meno delle moratorie e delle garanzie pubbliche per le imprese. Le aziende che oggi hanno bisogno di ristori potranno determinare un aumento delle sofferenze delle banche, ma sono molto fiducioso. Le condizioni strutturali sono tali da potere consentire di affrontare un aumento delle sofferenze. Non credo che il 2021 per le banche sarà così drammatico”.

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Pietro Di Lorenzo