Quale futuro per la ristorazione? Arrivano le “cucine fantasma”

Quale futuro per la ristorazione? Arrivano le “cucine fantasma”

A Milano ne esiste già una versione, non ancora in modalità sharing

Quale futuro per la ristorazione? Arrivano le “cucine fantasma”

Con lo scoppio della pandemia da Covid-19 molti hanno gridato al tramonto della sharing economy. Ma siamo sicuri di essere arrivati alla fine?

L’ex CEO di Uber, Travis Kalanick ha acquistato CloudKitchens, una strat-up che si basa sul nuovo ed innovativo meccanismo delle cucine fantasma, in inglese Ghost Kitchens.

Cosa sono le Ghost Kitchens?

L’idea alla base è sempre quella della condivisione. Veri e propri ristoranti, fornite di tutto quello di cui uno chef potrebbe avere bisogno, possono essere presi in affitto, in parte o in toto, dai ristoratori che desiderano uno spazio per cucinare e vendere su piattaforme delivery come Uber Eats.

La società ha investito in poco più di un anno circa 130 milioni al fine di acquistare 40 immobili commerciali sparsi negli USA. E secondo quanto riportano in molti, i benefici sarebbero enormi per gli chef indipendenti, ma anche per i ristoratori che vogliono tagliare sui costi.

Infatti, non sarà più necessario spendere un patrimonio in affitto per un locale in centro (un dato che oggi come oggi suona ancora più allettante). Si riducono notevolmente, se non del tutto, i costi del personale e sarebbe possibile raggiungere il pareggio di bilancio in soli sei mesi (a fronte dei 5 anni che solitamente impiegano le cucine tradizionali).

Insomma, una nuova idea di business che bene si sposa con l’attuale incertezza economico-sanitaria. Possibile che si tratti di un nuovo futuro della ristorazione?

In un mondo che pare muoversi sempre più veloce diventa sempre più difficile individuare e selezionare i trend di mercato destinati a durare. Motivo per cui fare investimenti di lungo periodo si fa sempre più complesso. Chi desidera provare a chiarire i propri dubbi sull’andamento dei mercati finanziari può chiedere una coaching qui