Cos’è il Lipstick Index e perché il Covid-19 l’ha smentito?

Cos’è il Lipstick Index

Cos’è il Lipstick Index e perché il Covid-19 l’ha smentito?

Esiste una correlazione tra incertezza socio-economica e consumo di prodotti di cosmetica accessibili?

Cos’è il Lipstick Index e perché il Covid-19 l’ha smentito?

Quando negli anni 2000 scoppio la bolla del dot.com, la recessione sembrò non intaccare il settore della cosmetica. Al contrario la vendita di rossetti rilevò un aumento dell’11%. Fu proprio per questo motivo che Leonard Lauder, chairman della Estée Lauder, ipotizzò una correlazione tra incertezza socio-economica e consumo di prodotti di cosmetica accessibili. Da qui l’origine del Lipstick Index. Per spiegare ancora in altre parole, pare che i beni di lusso accessibili vadano in controtendenza in tempi di recessione. Questo perché l’acquisto di tali beni rappresenta una via di fuga momentanea dalle preoccupazioni della crisi.

Nonostante il Lipstick Index non sia mai stato considerato un vero e proprio indicatore economico, alcune conferme si sono avute a seguito dell’11 settembre e dopo il fallimento della Lehman Brothers, il terribile crack finanziario che scatenò una recessione a livello mondiale. In entrambe queste occasioni le vendite di prodotti cosmetici hanno registrato trend positivi.

Tuttavia pare che il Lipstick Index non abbia resistito al duro colpo inferto dalla pandemia all’economia mondiale. Secondo un report pubblicato a maggio di quest’anno da McKinsey & Company le vendite del settore make-up sono crollate del 30% a livello globale. Pare proprio che mascherine e lipstick non vadano per nulla d’accordo.

Altri indici “particolari”

Il Lipstick Index non è l’unico indice sui generis ad essere stato inventato negli anni. Ad esempio, nel 2017, un economista, nonché professore alla Princeton University, Orley Ashenfelter, chiama Big Mac index l’unità di misura del benessere mondiale, ovvero il numero di panini acquistabili con il compenso di un’ora di lavoro. Esiste poi anche lo Starbucks Index, inteso come unità di misura per studiare le differenze di potere d’acquisto tra le più importanti città del mondo o tra le nazioni. Infine, non si può non menzionare il Men’s Underwear Index. L’indice è un’invenzione dell’ex presidente della Fed, Alan Greenspan, secondo il quale le mutande da uomo sono un bene di assoluta necessità, le cui vendite sono stabili sempre, fatta eccezione per i momenti di recessione e crisi.

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Pietro Di Lorenzo