Notizie di borsa: erede Samsung incriminato

Notizie di borsa: erede Samsung incriminato

Notizie di borsa: erede Samsung incriminato

Lee Jae-yong, erede Samsung, è accusato di manipolazione azionaria e altri reati.  I reati sarebbero stati commessi mentre cercava di rafforzare il suo controllo sull’impero aziendale.

Notizie di borsa: erede Samsung incriminato

L’accusa è di manipolazione del prezzo delle azioni e commercio sleale. Tuttavia i pubblici ministeri non hanno potuto arrestarlo perché il tribunale distrettuale centrale di Seoul aveva precedentemente rifiutato di emettere un mandato. Samsung nel frattempo nega le accuse.

Il rifiuto del tribunale di emettere un mandato di arresto ha sollevato dubbi in Corea del Sud sulla validità dell’accusa. Il signor Lee ha richiesto una revisione esterna alle indagini governative, invocando un regolamento introdotto nel 2018 dai pubblici ministeri, volto a migliorare la neutralità e l’equità delle loro indagini.

Cosa è successo?

Lee è accusato di manipolazione del prezzo delle azioni, commercio sleale e violazione delle regole di revisione. Il tutto sarebbe parte di uno sforzo sistematico orientato trasferimento del controllo manageriale.

Tali sforzi sono culminati nel 2015 con la fusione delle due affiliate Samsung, Samsung C&T e Cheil Industries Inc..

Secondo i pubblici ministeri, il signor Lee avrebbe cospirato per abbassare il valore di Samsung C&T e gonfiare quello di Cheil Industries prima della loro fusione. Sarebbero state commesse anche frodi contabili per aumentare il valore di Samsung Biologics, una sussidiaria di Cheil Industries.

L’accordo avrebbe aiutato enormemente il signor Lee, che, prima della fusione, era il maggiore azionista di Cheil Industries, con una quota di proprietà di quasi un quarto. La società nata dalla fusione, denominata anche Samsung C&T, è un perno nel controllo dell’intero conglomerato.

La Corea del Sud e il problema con la corruzione

I tribunali sudcoreani si sono spesso dimostrati indulgenti nei confronti dei capi chaebol (conglomerati a controllo familiare). Il padre del signor Lee è stato condannato due volte per corruzione, ma non ha mai trascorso un giorno in prigione.

Il signor Lee, comunemente noto come J.Y. Lee, è probabilmente il più influente uomo d’affari della Corea del Sud. In passato ha negato qualsiasi illecito.

Il 6 maggio si è scusato per i ricorrenti scandali di corruzione alla Samsung. Ha ammesso che quegli scandali derivavano dai tentativi di garantire un trasferimento da padre a figlio del potere manageriale presso l’azienda. Lee ha però omesso di chiarire se lui o Samsung hanno infranto la legge in tali sforzi.

“Tutti i problemi sono iniziati fondamentalmente da questo problema di successione”, ha detto in quel momento. “D’ora in poi, mi assicurerò che non si verifichino più controversie sulla questione della successione.”

Il signor Lee ricopre la carica di vice presidente di Samsung.

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Pietro Di Lorenzo