I problemi immediati dell’Italia sono scomparsi?

I problemi immediati dell'Italia sono scomparsi? L’accordo sul RecoveryFund e i rendimenti sul decennale vicini all’1% fanno sperare in un’estate tranquilla

I problemi immediati dell’Italia sono scomparsi?

L’accordo sul RecoveryFund e i rendimenti sul decennale vicini all’1% fanno sperare in un’estate tranquilla

I problemi immediati dell’Italia sono scomparsi?

L’UE è riuscita a trovare un accordo per il Recovery Fund da 750 miliardi di euro in sovvenzioni e prestiti.

La notizia è sicuramente un’ottima notizia per l’Italia, che ha il più grande debito sovrano in Europa e aveva bisogno di garantire  finanziamenti. A sua volta, ciò rafforza l’intero progetto euro sostenendo il membro più problematico del blocco.

Le preoccupazioni circa le difficoltà che avrebbe potuto incontrare l’Italia a finanziarsi da sola sono state dissipate dall’arsenale fornito dal fondo, da cui Roma può attingere 82 miliardi di euro in sovvenzioni e 129 miliardi di euro di prestiti super economici. Il paese prevede inoltre di richiedere 25 miliardi di euro di prestiti dal programma SURE (supporto alla disoccupazione di emergenza) dell’UE.

Martedì il primo ministro Giuseppe Conte ha affermato che attingere a ulteriori linee di credito dal fondo di salvataggio separato dell’UE, il meccanismo europeo di stabilità (MES), “non è il nostro obiettivo”.

Gli investitori in titoli di stato italiani decennali avevano probabilmente anticipato questi sviluppi. Anche i rendimenti si sono più che dimezzati da quando hanno raggiunto il picco del 2,42% a metà marzo, durante i primi giorni bui del blocco. Si stanno infatti avvicinando rapidamente all’1%. Dato l’impegno senza precedenti dell’Europa nel fornire sostegno fiscale e monetario, potrebbero esserci ulteriori miglioramenti in serbo. Nessuno vuole consentire un forte aumento dei costi di finanziamento del paese.

Gli investitori obbligazionari sono ancora alla disperata ricerca di qualsiasi tipo di rendimento, il che rende attraente il debito di Italia e Grecia, soprattutto se la volatilità rimane modesta durante l’estate. Oltre al nuovo fondo UE, la Banca centrale europea ha un proprio programma per la pandemia da 1,35 trilioni di euro che rimuove costantemente le obbligazioni.

A meno che la pandemia non faccia un ritorno improvviso e sgradito, tutto ciò fa ben sperare per un’estate rilassata.

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Pietro Di Lorenzo