Che cosa si intende per Etf Fisici e Sintetici?

Etf fisici e sintetici

Etf Fisici e Sintetici

Etf Fisici

l’ ETF ha  due strade per replicare l’andamento di un indice:

  • acquistare tutti i titoli che compongono l’indice rispettando i pesi che ciascun titolo ha sull’indice stesso.
  • acquistare solo le azioni più rappresentative (campione) dell’indice, quelle che cioè pesano di più e ne condizionano l’andamento.

Questi tipi di ETF vengono definiti a replica fisica. La prima tipologia di ETf, però,  può rivelarsi particolarmente onerosa, soprattutto quando l’indice è composto da migliaia di azioni o obbligazioni.  Per adeguare la perfomance dell’Etf a quella dell’indice, durante i continui ribilanciamenti, si può incorrere in costi di transazione molto elevati.

ETF “campione”

Per questa ragione sono nati degli Etf che replicano l’indice utilizzando solo dei titoli definiti “ campione”  e che statisticamente riescono ad ottenere un rendimento analogo a quello dell’indice in generale.

Etf sintetico

Esistono poi gli Etf sintetici. Se non è possibile replicare fedelmente il benchmark, vuoi perché i titoli che lo compongono sono poco liquidi e molto piccoli, perché la tassazione può essere insidiosa, i fusi orari e le diverse giurisdizioni locali possono rendere difficili il monitoraggio. Per sopperire a queste criticità si ricorre agli Etf sintetici , quest’ultimi utiiizzano uno swap a rendimento totale che viene rilasciato da una controparte, la quale si impegna a pagare il rendimento dell’indice replicato dall’Etf (inclusi i dividendi)  in cambio di un compenso.

 

Per continuare a ricevere articoli aggiornati sul tema Iscriviti alla newsletter free

 

ABOUT THE AUTHOR

Pietro Di Lorenzo