Sell in May and go Away: il detto ha un fondamento statistico?

Sell in May and go Away

Sell in May and go Away: il detto ha un fondamento statistico?

Siamo entrati nel mese di maggio il che ci porta a ricordare, e ripetere, il famoso detto “sell in May and go away”. Vendi a maggio e non pensarci…

Sell in May and go Away: il detto ha un fondamento statistico?

Il detto si traduce molto spesso in una vera e propria strategia di investimento.

La prassi comune a molti paesi indicherebbe una tendenza a vendere le azioni all’inizio di maggio e ad acquistarle di nuovo in autunno, in genere intorno a Halloween (BUY&SELL).

Ci sarebbe una convinzione diffusa secondo sia meglio evitare di fare scorta durante il periodo estivo.

Spesso questa stagionalità viene menzionata in modo informale ed è stata in gran parte ignorata negli ambienti accademici. Tuttavia, il fenomeno è stato effettivamente verificato nella maggior parte dei mercati, inclusi Stati Uniti, Canada, Giappone, Regno Unito e la maggior parte dei paesi europei.

Molti danno infatti credito alla teoria, conosciuta come Halloween Indicator, secondo cui nel periodo che va da novembre ad aprile (incluso) il mercato azionario cresce significativamente più forte rispetto agli altri mesi.

Questo modello si basa sulla tendenza storica del mercato azionario statunitense a produrre i suoi migliori rendimenti tra Halloween e il successivo Primo Maggio . Nel corso dei prossimi sei mesi, il rendimento storico medio del mercato azionario è stato molto più basso.

C’è da dire però che il mercato azionario di certo non è stato all’altezza di questo modello quest’anno, il che non promette bene per i prossimi sei mesi. Il DJ ha perso quasi il 14% rispetto a quanto registrato ad inizio stagione (invernale). Un simile risultato rientra sicuramente tra i peggiori della storia.

Considerato il violento sell-off iniziato venerdì scorso, si direbbe che siamo davvero entrati nella stagione delle vendite.

 

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Pietro Di Lorenzo