Diamanti grezzi: la domanda crolla a seguito del lockdown in India
Diamanti grezzi: la domanda crolla a seguito del lockdown in India
Insieme alla domanda crollano anche i prezzi della materia prima.
Diamanti grezzi: la domanda crolla a seguito del lockdown in India
Il primo ministro indiano Modi ha ordinato il blocco nazionale in India in risposta alla pandemia globale di coronavirus a marzo. In conseguenza, i lavoratori di Surat sono fuggiti dalle aree urbane per tornare nelle città rurali.
Surat è il fulcro globale della produzione di diamanti. Il 90% delle operazioni di taglio e lucidatura del diamante viene infatti effettuato in India, principalmente a Surat.
Negli ultimi decenni il paese ha consolidato il suo status di intermediario indispensabile all’industria globale. Come? Surat acquista diamanti grezzi (estratti da artisti del calibro di De Beers nell’Africa meridionale e Alrosa in Russia) e rivende pietre preziose lucidate o gioielli finiti agli Stati Uniti, in Cina e in tutto il mondo.
Stuart Brown, l’ amministratore delegato della canadese Mountain Province Diamonds, ha dichiarato: “Fino a quando la produzione non ripartirà a Surat, non ci sarà domanda di diamanti grezzi.”
La dipendenza dall’India si stava già rivelando problematica per i leader del mercato globale. La causa? un rallentamento economico locale e una compressione dei finanziamenti. La conseguenza: un calo delle importazioni e delle esportazioni che ha costretto i minatori a tagliare i prezzi dei diamanti grezzi.
Ora la decisione brusca di Modi ha portato il problema a una concentrazione ancora più acuta, dato che l’arresto evidenzia la fragilità della catena di approvvigionamento frammentata del settore.
I minatori hanno annullato le vendite negli hub commerciali dei diamanti come Anversa e ridotto le operazioni in Sudafrica e Canada.
I prezzi dei diamanti grezzi sono scesi dal 15% al 20% il mese scorso e probabilmente diminuiranno ulteriormente se i minatori più grandi come De Beers e Alrosa saranno costretti a tagliare ancora.