Paesi del Golfo in cerca di affari: come si protegge l’Italia dalle speculazioni finanziarie?

Paesi del Golfo in cerca di affari: come si protegge l’Italia dalle speculazioni finanziarie?

Paesi del Golfo in cerca di affari: come si protegge l’Italia dalle speculazioni finanziarie?

Colpito soprattutto il settore ENERGY delle commodities

Paesi del Golfo in cerca di affari: come si protegge l’Italia dalle speculazioni finanziarie?

In periodi di eccessiva volatilità e imprevedibilità dei mercati c’è chi potrebbe lanciarsi sulle azioni italia

Il Public Investment Fund (PIF) dell’Arabia Saudita e il Mubadala di Abu Dhabi si mobilitano per acquistare gli asset più colpiti dalla pandemia.

Il fondo saudita ha già effettuato una serie di grandi investimenti nelle ultime settimane. Ha acquistato azioni che vanno dall’operatore di crociera Carnival ai gruppi petroliferi Royal Dutch Shell, Total, Repsol, Equinor ed Eni.

Non solo Energy

Il fondo ha guidato un gruppo di investimento verso l’acquisto della squadra di calcio inglese Newcastle United. L’accordo finale è da £ 300 milioni.

I settori presi di mira dal Fondo sono anche quello della logistica, della tecnologia e della telemedicina.

La caccia speculativa a cui assistiamo fa eco a quella che avvenne durante la crisi finanziaria, che vide  Qatar e Abu Dhabi investire miliardi di dollari in gruppi in difficoltà tra cui Barclays, Credit Suisse, VW Porsche e Daimler.

Ad ogni modo la situazione, oggi, è diversa da quella del 2008: anche nel Golfo stanno combattendo la pandemia e soffrendo il colpo del crollo del prezzo del petrolio.

Paesi del Golfo in cerca di affari: come si protegge l’Italia dalle speculazioni finanziarie?

In Italia, a proteggere dai potenziali attacchi speculativi c’è la “Golden share”.

La Golden Share è un istituto giuridico in forza del quale uno Stato, a seguito di una privatizzazione, si riserva dei poteri speciali, indipendentemente dall’effettivo numero di azioni da esso possedute.

La Golden share  ha la finalità di tutelare l’interesse della collettività in  società attive in settori strategici come l’energia o la difesa.

È prevista negli ordinamenti giuridici di diversi Paesi europei, anche se la sua esistenza, ed utilizzo, è stata contestata dalle autorità comunitarie perché contraria ai principi di libera circolazione dei capitali indicata da Schengen.

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Pietro Di Lorenzo