Flash Mercati: repentino cambio d’umore su Piazza Affari

Flash Mercati: repentino cambio d’umore su Piazza Affari

Flash Mercati: repentino cambio d’umore su Piazza Affari

Come apre Piazza Affari Oggi? Che notizie dal mondo?

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Con questi repentini cambi d’umore è sempre più difficile orientarsi sui mercati.

Flash Mercati: repentino cambio d’umore su Piazza Affari

Brusco il cambio d’umore su Piazza Affari che apre con un rialzo superiore all’1,5%. Dopo un avvio già promettente. Il listino sale del 2,23% a 17.104 punti. Quasi tutti i titoli dell’indice italiano hanno preso il rimbalzo. Apertura in linea con le principali Borse del Vecchio Continente.

Di slancio Banca Generali (+5,64%), che mostra un perfetto allineamento rispetto all’indice di riferimento, in termini di forza relativa, Azimut (+5,16), Diasorin (+3,34%) Stm (+3,82%). In forte rialzo i bancari con Ubi che guadagna il 4,34%, Mediobanca il 4,68%, Intesa Sanpaolo il 4,11% con lo spread tra Btp e Bund che cala a 225 punti base. Bene anche Pirelli.

Ieri è stata una giornata dura per le borse in Europa e in America con la pubblicazione dei dati macro e micro (con un dimezzamento degli utili) sull’impatto del COVID-19 sull’economia.  In Italia abbiamo amplificato i ribassi principalmente a causa dello spread: l’appiattimento della curva dei tassi, con un rischio di breve periodo molto percepito) ha colpito il settore bancario e messo sotto pressione sui titoli di Stato.

Buona comunque la chiusura di Wall Street (in rialzo di oltre il 3%) con il Nasdaq sugli scudi (+4.3% e – 0.5% da inizio anno ), Amazon a nuovi massimi e solo banche e Energy attardati.

Il prezzo del petrolio resta ancora sotto i 20 dollari. In controtendenza il Brent con un recupero dello 0,7% rispetto alla caduta di ieri del 6,5%, a 27,89 dollari al barile.

Euro in calo sul dollaro (-0,22%).

Borse di Asia e Pacifico in calo.

Inflazione: nel mese di marzo si stima che l’indice nazionale dei prezzi al consumo al lordo dei tabacchi abbia registrato un aumento dello 0,1% confermando la stima preliminare Istat.

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Pietro Di Lorenzo