High Frequency Trading: di cosa si tratta?

High Frequency Trading: di cosa si tratta?

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High Frequency Trading: di cosa si tratta?

L’High-Frequency Trading (letteralmente transazioni ad alta frequenza): è una modalità operatività con la quale  sofisticati algoritmi compiono negoziazioni ad alta frequenza sui principali mercati finanziari.

L’obiettivo di quelle che in gergo vendono definite “macchinette” è lucrare su margini estremamente esigui che, però, applicati per un numero elevatissimo di volte, possono generare altissimi profitti.

Questi software incrementano la volatilità e la liquidità del mercato: da un lato infatti lo rendono teoricamente più efficiente. Dall’altro alterano il normale andamento dei prezzi, al fine di creare micromovimenti in grado di generare lauti profitti.

Pressione nel book da parte degli HFT

Negli ultimi anni c’è stata una proliferazione di strategie HFT.

Si stima che in alcuni mercati proprio i software siano i responsabili della maggior parte delle transazioni, creando problemi nella gestione stessa dei mercati.

In Italia l’introduzione della Tobin Tax ha provato a regolamentare questo aspetto, in particolare colpendo quegli operatori che revocavano in maniera sistematica e rapidissima gli ordini di acquisto e vendita, modificando la reale percezione della domanda e dell’offerta.

Purtroppo la norma non è riuscita a modificare sostanzialmente lo stato delle cose, con i book di negoziazione delle azioni italiane che sono pertanto condizionati dall’azione delle macchinette.

 

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