Per imparare a fare trading devi sapere che…

imparare a fare trading

Prima di buttarsi in complesse proiezioni di borsa , se vuoi imparare a fare trading devi sapere che dovrai essere capace di gestire sia il capitale economico che quello psicologico. Vediamo di che si tratta.

Non farti ingannare dalle emozioni

“Di che colore era  il cavallo bianco di Napoleone?”  La domanda, se buttata lì a bruciapelo, lascia quasi tutti senza parole. E  sono pochi a rendersi conto sul momento che la domanda in realtà contiene già la risposta.   Questo piccolo giochino aiuta a capire quanto la nostra mente possa influenzare la nostra capacità di elaborare informazioni e le azioni che ne dovrebbero derivare.

Per questo il consiglio che mi sento di dare a chi vuole impostare la propria attività di trading secondo un approccio realmente professionale è : mantenere una assoluta sterilità rispetto alla direzionalità del mercato .

Per proiezioni borsistiche non basta la conoscenza

Il tradare, quindi,  è fatto anche di dinamiche psicologiche ed imparare a fare trading implica anche la necessità di imparare a gestire queste dinamiche. Spesso durante la formazione ho notato che alcuni corsisti “diligenti”,  chiudevano trade in perdita perché avevano volontariamente ignorato le più basilari regole di gestione del capitale

Le emozioni , dunque, sono tra i fattori base dei movimenti dei mercati ( e delle previsioni in borsa). Tant’è che nel tempo hanno contribuito a creare dei veri  e propri schemi di comportamento, che chi opera adotta inconsapevolmente.  Basta guardare un grafico di lungo termine per  notare come l’alternanza fra fasi di euforia e fasi di panico caratterizzi l’andamento dei prezzi di ogni asset class

Capitale economico e Capitale Psicologico

Insomma un trader è davvero un professionista quando sa gestire sia il proprio capitale economico, che quello psicologico. Ora se quello economico è l’espressione delle nostre risorse finanziarie , quello psicologico è in estrema sintesi la nostra predisposizione a fare una data cosa in un modo piuttosto che in un altro. Ora il nostro modo di agire è influenzato da ciò che ci accade ogni giorno. Una sorta di relazione causa-effetto . Ed è proprio  su questa interazione che va posto l’accento: non dobbiamo mai permettere che l’esperienza di un trade  influenzi la scelta di una nuova operazione . Ogni trade è un compartimento stagno . Non operiamo ulteriormente, solo perché veniamo da una serie di perdite e dobbiamo recuperare. O viceversa  non rischiamo più del dovuto solo perché ci sentiamo “forti” dei gain precedenti.

Come preservare il nostro capitale psicologico?

Imparare a fare trading  significa operare con serenità per non esaurire il capitale psicologico.  Sembra scontato, ma non lo è . Ecco alcune semplici regole che non tutti rispettano.

Rassegnarsi all’idea che le perdite fanno parte del gioco, una  equity line non  può essere sempre sui massimi.

Le perdite, piuttosto,  vanno gestite con introduzione di stop loss e tecniche di money management .

Scegliamo una routine che affiniamo a seconda delle situazioni di mercato. L’uomo ha paura di affrontare ciò che non conosce ! Quindi se abbiamo una sorta di mappa che ci indica la strada ed i passi da fare avremo sicuramente i nervi più saldi.

Scegliere sempre un  metodo che sia in linea con la nostra personalità. E che non crei conflitto quindi con la nostra propensione al rischio o con la quantità di tempo che vogliamo dedicare al trading.

Se vuoi approfondire gli step principali per imparare  a fare trading dai un occhio ai nostri servizi di formazione https://www.sostrader.it/categoria-prodotto/formazione/

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Pietro Di Lorenzo