Previsioni di Borsa sui negoziati Stati Uniti e Cina

previsioni borsa

C’è ancora tensione sui mercati finanziari che temono questa escalation della crisi tra Stati uniti e Cina, ne sapremo di più nel corso delle prossime ore visto che la delegazione cinese oggi è a Washington e domani proseguirà il round dei negoziati Stati Uniti e Cina sui dazi.

La notizia è che il mercato finalmente si muove e si muove anche con dei volumi interessanti considerando che da stamane il FTSE MIB ha scambiato quasi 8 mila e 400 contratti e questa per noi che abbiamo vissuto un mese di piattone è un grande sospiro di sollievo.

Queste sedute in cui ci sono alternanze di movimenti piuttosto insistiti rendono la vita sicuramente più facile a tutti quelli che fanno trading intraday e quindi questa è la prima buona notizia per chi fa previsioni borsa.

La seconda buona notizia è che in qualche modo il ribasso che in qualche modo nella nelle scorse puntate in cui abbiamo parlato e che secondo me era nell’aria è finalmente arrivato, era impensabile infatti che il mercato dopo il più 20 in 80 sedute continuasse su questa strada ed era evidente che continuando così il mercato avrebbe chiuso a +60.

Il ragionamento è questo: Trump ha sicuramente mosso i mercati e secondo me è stata una mossa tattica perché credo che alla fine l’accordo si troverà però come sai Trump è un grande negoziatore capace di sapere quando è il momento di strattonare e quando è il momento di mollare.

In questo momento aveva probabilmente bisogno di strattonare, lo ha fatto, secondo me l’accordo si troverà ma questa è stata una buona scusa, un buon espediente che fa scattare i sell che comunque erano già pronti per prendere anche un giusto profitto dopo dei quattro mesi straordinari.

Non si parla di inversione del trend, ma si tratta di movimenti fisiologici, quindi abbiamo fasi di accelerazione intervallate da fasi di decelerazione e di consolidamento che sono assolutamente fisiologiche per il proseguo del movimento sano.

Quindi queste fasi sono assolutamente interessanti anche per chi ha una logica di lungo termine.

Sarei più preoccupato se il mercato salisse dell’1% al giorno per quattro mesi piuttosto che se salisse del 2 poi consolida poi ritraccia e poi riparte: questo è un movimento più sano e anche più compatibile in una salita nel lungo termine.

Cosa succede sul FTSE MIB?

Qui secondo me il conto alla rovescia è proprio delle elezioni europee. E’ evidente tutti lo capiamo che non può cadere il governo a 15 giorni da una elezione importante e quindi qui secondo me c’è questo tira e molla un po’ stucchevole perché mi sembra che il problema dell’Italia sia più urgente delle vicende giudiziarie di un politico.

Detto ciò mi sembra che tutto secondo me sia “freezzato” nel post elezioni europee, se c’è in qualche modo un affermazione molto netta della lega non è escluso quantomeno un rimpasto di governo in cui la lega prenderà delle posizioni più rilevanti o addirittura una caduta del governo che sarebbe diciamo abbastanza problematica in virtù del fatto che ci sono queste famose clausole di salvaguardia che sono pronte ad essere attivate.

In sostanza se non si trovano risorse estremamente rilevanti l’iva salirà di 2 punti in automatico e quindi pensa che cosa sarebbe affrontare questo passaggio delicatissimo senza un governo sarebbe solamente complesso.

Intanto lo spread…

Non se ne parla da un po’, ma secondo in questo momento lo spread è un argomento importante perché purtroppo lo spread con i nostri cugini europei e non parlo di Germania e Francia che sono i cugini ricchi ma diciamo i nostri cugini di “pari livello” sta registrando un dato abbastanza preoccupante perchè se oggi investi in Italia su btp decennale hai un premio a rischio estremamente elevato (siamo arrivati fino a un punto e mezzo percentuale) quindi sostanzialmente per investire in Italia il mercato desidera un rendimento molto maggiore rispetto a quello di investire in Portogallo e questo in qualche modo è la misura oggettiva quindi con Portogallo e Spagna che hanno abbondantemente superato in termini di percezione a rischio del mercato e una Grecia che si sta clamorosamente dal momento che il 25 aprile abbiamo avuto la notizia del minimo fra spread italiano e spread greco e quindi sostanzialmente i mercati guardano l’Italia più vicina al cugino sfortunato greco.

ABOUT THE AUTHOR

Pietro Di Lorenzo