‘Tax the rich’, OCSE raggiunge accordo

‘Tax the rich’

‘Tax the rich’, OCSE raggiunge accordo

Ecco tutte le novità

‘Tax the rich’, OCSE raggiunge accordo

Venerdì 8 ottobre l’organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) ha annunciato un importante passo in avanti, dopo anni di disaccordo. Il gruppo ha concordato un’aliquota minima globale dell’imposta sulle società del 15%.

“L’accordo storico, concordato da 136 paesi e giurisdizioni che rappresentano oltre il 90% del PIL globale, ridistribuirà anche più di 125 miliardi di dollari di profitti da circa 100 delle multinazionali più grandi e redditizie del mondo ai paesi di tutto il mondo, garantendo che queste aziende paghino una giusta quota di tasse ovunque operino e generino profitti”, scrive l’OCSE in una nota.

Ha aderito al piano anche l’Irlanda che, negli anni ha attratto le imprese internazionali, in larga misura, attraverso un’aliquota fiscale più bassa.

Si prevede che l’accordo entrerà ufficialmente in vigore entro il 2023. Si tratta di “un risultato irripetibile per la diplomazia economica”, come scrive in una nota il segretario al Tesoro degli Stati Uniti Janet Yellen. “Quando questo accordo sarà attuato- prosegue Yellen- per gli americani l’economia globale sarà un posto molto più facile in cui trovare un lavoro, guadagnarsi da vivere, o scalare un’impresa”.

Le novità

L’accordo non solo impone un’aliquota minima dell’imposta sulle società, ma costringe anche le aziende a pagare le tasse dove operano, non solo dove hanno la loro sede.

Se ti interessa restare aggiornato sulle maggiori notizie del mondo degli affari e della finanza iscriviti GRATUITAMENTE al nostro CANALE TELEGRAM => https://telegram.me/sostrader

ABOUT THE AUTHOR

Pietro Di Lorenzo