UE: crescono le preoccupazioni sulla concorrenza sleale

UE: crescono le preoccupazioni

UE: crescono le preoccupazioni sulla concorrenza sleale

L’UE vuole provare a rendere più difficile per le imprese sostenute dallo Stato cinese acquistare quote di partecipazione in società europee.

UE: crescono le preoccupazioni sulla concorrenza sleale

La Commissione europea ha chiesto  di avere più voce in capitolo quando le società sostenute da uno Stato straniero acquistano quote in società europee fino al punto di poterne vietare la fusione, nel caso in cui ciò possa creare distorsioni del mercato.

La proposta  arriva dopo che Germania e Francia hanno spinto per il cambiamento. In una lettera inviata all’UE a febbraio, entrambi i governi hanno affermato che l’Unione dovrebbe rivedere le sue linee guida in merito. Infatti le imprese europee hanno sempre più difficoltà ad opporsi ad attori che hanno ricevuto “un sostanziale sostegno statale”.

L’influenza statale è stata spesso discussa nell’UE, ma la pandemia in corso ha reso la questione ancora più urgente.

“Abbiamo bisogno degli strumenti giusti per garantire che i sussidi stranieri non distorcano il nostro mercato, proprio come facciamo con i sussidi nazionali”, ha detto mercoledì Margrethe Vestager, vicepresidente della Commissione europea.

Al momento, quando i governi nazionali intendono acquistare quote di società europee, il processo deve essere approvato dalla Commissione europea in base alle norme sugli aiuti di Stato. Tuttavia, questa legislazione non copre le aziende che ricevono sostegno da governi stranieri.

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Pietro Di Lorenzo