Capire la finanza (for dummies): la prefazione

Capire la finanza

Capire la finanza (for dummies): la prefazione

Quando ho consultato per la prima volta questo libro ho pensato: “Quanto mi sarebbe stato utile leggerlo oltre 20 anni fa quando iniziai la mia attività sui mercati finanziari” Avrei certamente evitato tanti errori e perdite di tempo e denaro.

Come molte cose nella vita alcune esperienze vanno vissute sulla propria pelle, ma se c’è qualcuno che riesce ad aiutarti a sbagliare di meno, la strada verso la crescita è certamente meno ripida.

La verità è che tutti noi ci approcciamo ai mercati finanziari e all’investimento fai da te con grande entusiasmo ma anche molto frettolosamente. Per descrivere questa dinamica si usa l’acronimo FOMO (fear of missing out) che significa “paura di perdere qualcosa”.

FOMO nel trading, è quella sensazione di stare per perdere una opportunità irripetibile che si sta presentando sui mercati di cui vuoi approfittare anche tu. Con questo stato emotivo si agisce impulsivamente e quindi magari si apre frettolosamente un conto non tanto con la consapevolezza di essere pronti a operare con successo, ma piuttosto per paura di perdere questa occasione.

Molti sono alimentati dal sogno di diventare ricchi facilmente e rapidamente sui mercati (fomentati anche dalle pubblicità ingannevoli presenti sui Social Network). Ahimè, questo sogno può diventare un incubo perché dopo un po’ ci si rende conto che una degli elementi più affascinante del mondo della finanza on line ovvero l’accessibilità (non esistono barriere all’entrata) è un arma a doppio taglio

E’ vero che e tutti potenzialmente avendo una connessione, un cellulare e un piccolo capitale, possono accrescere velocemente il proprio capitale ma è altrettanto vero che il mercato è “darwiniano” e fa in breve tempo una selezione naturale per cui solo gli investitori più abili, esperti e preparati rimangono in piedi.

Prima di cliccare bisogna Capire la finanza

Se ci si avvicinasse all’investimento fai da te con maggiore lucidità, essendosi accertati preventivamente di conoscere e metabolizzare alcuni dei concetti chiave illustrati in maniera tanto sintetica quanto chiara in questo libro, i risultati sarebbero certamente migliori rispetto agli attuali (si stima che oltre l’80% degli investitori retail perde soldi nel medio-lungo termine)

Imparare a investire è un po’ come apprendere uno sport come il nuoto, lo sci o il tennis. Se hai una buona impostazione iniziale tutto diventa più facile. Se invece all’inizio ti sei approcciato da autodidatta spesso fai degli errori di impostazione iniziale che si portano dietro per anni e che si fatica a correggere. Avvicinarsi a queste discipline con un buon maestro consente di avere un processo di apprendimento certamente più efficace e rapido.

I mercati finanziari sono come il mare affascinano ma incutono anche un certo timore. C’è chi si lancia alla garibaldina e spesso beve un sacco di acqua prima di imparare a galleggiare e probabilmente non imparerà mai a nuotare correttamente.

Chi invece prima di fare il primo tuffo, fa qualche lezione di nuoto preliminare in cui comprende quali sono i movimenti corretti e il giusto approccio all’acqua. Da li in poi sarà un crescendo e riuscirà a destreggiarsi anche quando la corrente crescerà e arriveranno le onde.

Capire la finanza per creare le fondamenta

Questo libro va proprio in questa direzione: partire dalle basi per creare ottime fondamenta su cui costruire un futuro finanziario florido. Non è un libro adatto a chi si vuole “divertire a fare trading” è invece un indispensabile strumento per chi vuole affrontare i mercati “seriamente” con un approccio razionale e un orizzonte di lungo termine.

Può diventare una preziosissima “scorciatoia” per chi è alle prime armi in quanto focalizza l’attenzione su quegli aspetti che sono decisivi per il conseguimento del risultato finale come: la relazione rischio- rendimento, la diversificazione, la ciclicità dei mercati, la pianificazione finanziaria ecc.

Ahimè si arriva alla consapevolezza dell’importanza di questi concetti solo dopo molti anni e molte delusioni, che possono essere (almeno in parte schivate) se ci si affiderà ai preziosi consigli degli autori. Fra l’altro il libro regala una ottima esperienza grazie a una grafica curata e alle icone che aiutano a focalizzare l’attenzione su argomenti che meritano una particolare Focus, sui concetti chiave da comprendere e sulle  tips che regalano i due autori.

Oltre ad alcuni fondamentali concetti teorici, nella parte finale del libro si va al dunque trasformando la teoria in pratica. In particolare si approfondiscono i rischi e le opportunità di investire con gli  ETF, strumenti che utilizzo con soddisfazioni da anni come ho illustrato nel mio ultimo libro “Un milione per mia figlia” edito da Hoepli.

La cosa interessante è che nell’accezione comune termini come “pigro” e “passivo” non sono particolarmente lusinghieri. In realtà sui mercati finanziari avere la capacità di costruire portafogli pigri con strumenti a gestione passiva può regalare grandissime soddisfazioni all’investitore di Lungo termine.

Questo purchè la costruzione venga effettuata attraverso una accurata pianificazione finanziaria personale, la conoscenza dei principi per costruire un portafoglio ben diversificato e le giuste aspettative in termini di risultati e di tempo per ottenerli.

Buona lettura di Capire la finanza (for dummies)

Pietro Di Lorenzo
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