Analisi Fondamentale 3.0: prima puntata

Il ruolo dell’educazione finanziaria

Analisi Fondamentale 3.0: prima puntata

Nell’intervista di Pietro Di Lorenzo con Francesco Casarella (Responsabile per l’Italia di Investing.com)
abbiamo parlato di:

Mai più in portafoglio azioni di società sull’orlo del fallimento
Perchè investire in azioni?
Qual’è il metodo migliore per investire in Borsa?

Di seguito trovi un abstract dell’intervista

Negli ultimi mesi non è andata benissimo sui mercati azionari: è forse per questo che abbiamo pensato a questo nuovo ciclo didattico?

I mercati sono profondamenti cambiati nel 2022: nell’ultimo decennio (soprattutto sui mercati USA) abbiamo assistito a massimi su massimi che hanno concentito profitti consistenti anche a chi gestiva il rischio in maniera sommaria.

Il recente sell off ha impattato fortemente sui portafogli azionari, soprattutto sul mercato italiano dove gli investitori hanno spesso il difetto di innamorarsi dei titoli che gravitano sui minimi. In realtà  il fatto che una azione sia scesa tanto di prezzo (come Mps, Saipem, Telecom ecc) non vuol dire affatto che siano una buona opportunità di acquisto.

In questo ciclo didattico impareremo prioprio a riconoscere le azioni che “meritano” di entrare in portafoglio e quelle da evitare sulla base di criteri misurabili ed oggettivi. Il segreto è capire cosa si sta comprando prima di diventare soci di quell’azienda acquistandone un piccolo pacchetto di azioni.

Perchè investire in azioni?

Chi investe in azioni ha come obiettivo quello di incrementare il proprio reddito per provare a scalare la posizione in cui è; differentemente chi investe in obbligazioni ha come target un consolidamento della propria posizione. Ergo gli investitori in azioni hanno nelle intenzioni una sana ambizione che li guida.

E’ possibile lucare sulle azioni tanto incassando i dividendi quanto attraverso la crescita dei prezzi di borsa. Un investitore consapevole ed evoluto mette in portafoglio solo azioni che hanno questi 2 prerequisiti.

Le azioni offrono quindi potenzialmente una ottima opportunità purchè si abbiano gli strumenti adeguati per selezionarle e gestirle. Spesso una scondirata gestione delle azioni detenute in portafoglio crea danni enormi. Per capirlo basta riepilogare in un foglio excel tutte le operazioni effettuate nell’ultimo anno ed eliminare il 10% delle operazioni che hanno generato maggiori perdite: si scoprirà che i risultati migliorano drasticamente.

Questo vuol dire che la maggior parte degli investitori perde perchè lascia correre le perdite sui cavalli zoppi (intese le azioni peggiori) e taglia i profitti sulle azioni migliori. In questo percorso impareremo a non mettere mai più in portafoglio azioni di bassa qualità e già questo risolverà buona parte dei problemi, impattando in maniera straordinaria sui risultati.

Qual’è il metodo migliore per investire in Borsa?

Il primo segreto è avere un metoro quindi un modus operandi strutturato che consenta:
a) Di spostare le probabilità a proprio favore
b) Di essere misurabile nei risultati (il che consente di analizzare ex post punti di forza e debolezza)

In generale bisogna affrontare l’investimento azionario di medio lungo termine su 3 direttrici:

1. Costruire un Asset allocation iniziale adeguata ai propri obiettivi e grado di rischio
2. Mettere in portafoglio solo azioni sane sottovalutate
3. Scegliere il momento per acquistare in modo da ottimizzare il rapporto rischio rendimento

Per portare a termine questo processo ci vogliono skils diverse che approfondiremo successivamente.

Come approfondire questi argomenti?

Il 21 Ottobre abbiamo organizzato un corso fisico a Roma (fruibile anche online) in cui passeremo dalla teoria alla pratica con Pietro Di Lorenzo e Francesco Casarella. Per partecipare http://investingmasterclass.it/

Analisi Fondamentale 3.0: prima puntata. Per consultare l’intervista integrale:

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Pietro Di Lorenzo