Elon Musk vuole comprare il 100% di Twitter

Elon Musk vuole comprare il 100% di Twitter

Elon Musk vuole comprare il 100% di Twitter

L’annuncio in una lettera alla Securities and Exchange Commission (Sec)

Elon Musk vuole comprare il 100% di Twitter

In una lettera alla Securities and Exchange Commission (Sec), l’organo statunitense che si occupa di monitorare l’andamento dei mercati finanziari, il CEO di Tesla Elon Musk ha annunciato la volontà di acquisire il 100% di Twitter. Sul tavolo un’offerta che non si può rifiutare.

Il miliardario sudafricano aveva già acquistato, solo qualche settimana fa, circa i 9% delle azioni del social network. Da qual momento, tra nuove proposte per la piattaforma, solo la possibilità di introdurre un tasto di “modifica”, ancora oggi assente. Poi la notizia bomba e la proposta, rilanciata proprio con un tweet dal patron di Tesla.

Elon Musk (secondo Forbes l’umo più ricco al mondo con un patrimonio stimato di 273,6 miliardi di dollari) offre, per ogni azione twitter un pagamento da 54,2 dollari, per un totale di 43 miliardi. Per farci un’ide di quanto Musk si stia esponendo con l’investimento, ci basta pensare che solo ieri, 13 aprile, il costo di ogni azioni di Twitter era di 45,85 dollari per azione. Lo stesso Musk ha inoltre affermato: “mi offro di acquistare il 100% di Twitter per $ 54,20 per azione in contanti, un premio del 54% rispetto al giorno prima che iniziassi a investire in Twitter e un premio del 38% rispetto al giorno prima che il mio investimento fosse annunciato pubblicamente”.

Sempre con un tweet, Musk ha annunciato che, nel caso in cui non verrà accettata l’offerta, potrebbe rivedere la propria posizione come socio.

E da Twitter cosa dicono?

L’azienda ha risposto che prenderà in considerazione l’offerta: «Risponderemo nel miglior interesse di tutti gli stockholder».

Il piano di Elon

Molti nelle ultime ore si stanno interrogando su quali siano effettivamente i piani di Musk. Senza spingerci oltre in congetture, atteniamoci a quanto da lui dichiarato: “Ho investito in Twitter perché credo nel suo potenziale in quanto piattaforma per la libertà di parola. Credo che la libertà di parola sia un imperativo sociale per una democrazia funzionante. Tuttavia, da quando ho effettuato il mio investimento, mi rendo conto che l’azienda non prospererà né servirà questo imperativo sociale nella sua forma attuale. Twitter ha bisogno di essere trasformato in un’azienda privata”.

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Pietro Di Lorenzo