L’Italia non è un paese per giovani

L'Italia non è un paese per giovani Nel 2021, le nascite sono state meno di 400.000. L'Italia non è un paese per giovani

L’Italia non è un paese per giovani

Nel 2021, le nascite sono state meno di 400.000.

L’Italia non è un paese per giovani

Nel nostro Paese ci sono, in totale, 60.291.284 milioni di abitanti. Di questi, il 46% vive al Nord.

Un dato che, in sé, già fa riflettere. Sommato al fatto che, in Europa, siamo il paese con la quota più alta di over 65, forse sarebbe da preoccuparsi.

Perché l’Italia è così vecchia?

A concorrere all’invecchiamento della popolazione sono, senza dubbio, una molteplicità di fattori.

Da un lato abbiamo l’aumento medio della vita, dall’altro il calo drammatico dei tassi di natalità.

Nel 2021, le nascite sono state meno di 400.000.

Le origini del problema

Il problema affobda le sue radici già nell’ormai lontano 2008. È infatti proprio a partire dalla crisi economica e finanziaria di quegli anni che le famiglie italiane hanno cominciato a sperimentare condizioni poco favorevoli, inacerbate dal calo delle donne di età compresa tra i 15 e i 45 anni.

Contribuisce, inoltre, anche l’innalzamento dell’età in cui le donne concepiscono, in media, il primo figlio, attestata a circa 31,2 anni.

Per molti, tuttavia, è soprattutto il boom demografico degli anni ‘60 ad aver influito drasticamente sulla struttura della popolazione, con sempre meno giovani e più anziani.

Le conseguenze

“L’aumento della vita media porta sempre più futuro per ognuno di noi singolarmente, ma sempre meno per tutti noi insieme” ci ricorda il presidente dell’Istat, Gian Carlo Blangiardo.

Questo accade perché con il calo demografico, diminuisce anche il numero di persone in età lavorativa. Da qui derivano quindi anche l’aumento della spesa per la previdenza e per la sanità.

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Pietro Di Lorenzo