Intelligenza artificiale: si aprono nuove prospettive per l’energia nucleare

Intelligenza artificiale: si aprono nuove prospettive per l'energia nucleare

Intelligenza artificiale: si aprono nuove prospettive per l’energia nucleare

trovato l’algoritmo che migliorerà la progettazione e la gestione dei futuri reattori a fusione

Intelligenza artificiale: si aprono nuove prospettive per l’energia nucleare

Stando a quanto riporta ANSA, l’intelligenza artificiale di Google avrebbe imparato a controllare il plasma originato nei processi per la fusione nucleare.

Il plasma altro non è che gas rarefatto e confinato mediante campo magnetico all’interno del tokamak, in un reattore nucleare. Una skill che apre a nuovi scenari per l’energia nucleare. Lo studio che ha rilevato il dato è pubblicato su Nature dal Politecnico federale di Losanna (Epfl) in collaborazione con l’azienda britannica DeepMind di Google.

La svolta

Si tratta di una vera e propria svolta nel settore. Infatti, fino ad oggi le difficoltà maggiori nella realizzazione della fusione nucleare combaciavano con la necessità di evitare il deterioramento del plasma e quindi di confinarlo all’interno della cisterna.

Federico Felici, co-autore dello studio, spiega che queste criticità potranno essere ridotte drasticamente grazie a Deepmind.

La ricerca pibblicata con nature è stata condotta insieme agli esperti di Google. Tra i risultati più importanti lo sviluppo di un algoritmo in grado conservare il. Plasma. In più configurazioni, controllando le bobine magnetiche.

Il sistema è stato testato sia per creare forme di plasma convenzionali, che per sperimentare forme nuove, simili a triangoli o fiocchi di neve.

L’algoritmo, secondo quanto concluso dagli autori dello studio, migliorerà la progettazione e la gestione dei futuri reattori a fusione, massimizzandone le prestazioni.

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Pietro Di Lorenzo