Auto elettriche: l’Italia chiede cautela sul futuro del settore

Auto elettriche: l’Italia chiede cautela sul futuro del settore

Auto elettriche: l’Italia chiede cautela sul futuro del settore

E Giorgetti avvisa: stiamo consegnando il futuro del settore dell’auto a un soggetto che sta fuori dall’Europa

Auto elettriche: l’Italia chiede cautela sul futuro del settore

Mercoledì 9 febbraio, a Palazzo Chigi un vertice discute sulle prospettive del settore auto. Un appuntamento importante per il futuro economico del nostro paese a cui, tuttavia, non parteciperanno né Mario Draghi, né i sindacati. E Giorgetti, ministro dello Sviluppo economico, avverte: “la trasformazione dell’industria non può che passare dall’industria stessa”. Il ministro ritiene che ascoltare le voci che vengono dal settore è indispensabile se si vogliono evitare rotture o gravi conseguenze sociali e occupazionali.

Saranno invece presenti il ministro delle Infrastrutture e mobilità sostenibili Enrico Giovannini e quello dell’Economia, Daniele Franco.

Il nodo del dibattito: le auto elettriche

Italia e Germania sono gli unici paesi in Europa ad aver sollevato dubbi sul destino dell’auto elettrica. Come afferma Giorgetti, infatti, andare in questa direzione significa consegnare “il futuro del settore dell’auto a un soggetto che sta fuori dall’Europa”. Il ministro pensa ai paesi che controllano le materie prime e che, chiaramente, non sono sul Continente.

In un evento alla Camera di commercio Italo-tedesca, il ministro ha inoltre sottolineato che, a differenza del settore dell’edilizia, quello automotive è stato preso meno in considerazione dal Pnrr.

Investimenti e obiettivi green

Non risparmia neanche il tanto amato trend della sostenibilità ambientale, Giorgetti. Per il ministro gli obiettivi “green” dovrebbero andare sempre di pari passo con la sostenibilità economica. Diversamente l’Italia potrebbe offrire un vantaggio competitivo a beneficio di Paesi terzi.

Le preoccupazioni dei sindacati

Le parole del ministro fanno da eco alle preoccupazioni di Federmeccanica e dei sindacati sulla possibilità di una deindustrializzazione di un comparto chiave dell’economia italiana

Come credi si muoverà l’Italia? Soprattutto che scelte di investimento fare nel settore automotive?

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Pietro Di Lorenzo