Web 3.0 e Metaverso: qual è la differenza?

Web 3.0 e Metaverso: qual è la differenza?

Per capirlo facciamo un piccolo viaggio nel tempo

Web 3.0 e Metaverso: qual è la differenza?

Sempre più spesso si sete accostare il Metaverso al Web 3.0. Eppure non sono esattamente la stessa cosa.

Per capire che cosa si intende per Web 3.0 bisogna fare un piccolo viaggio nel tempo.

Negli anni che vanno dal 1991 al 2004, Internet esisteva nella sua versione 1.0. All’epoca il web era in uso soprattutto e per la consultazione di informazioni. Di conseguenza, non erano in molti coloro che invece si dedicavano alla creazione di contenuti.

Negli anni a seguire, Internet ha assunto la faccia che gli riconosciamo oggi: il web 2.0, dominato dai contenuti creati dagli utenti. Per intenderci, l’era dei social media e YouTube.

Come sarà il web del futuro?

Le prime speculazioni sul web del futuro risalgono dal 2006. Tuttavia, la versione più accreditata al momento è quella fatta da Gavin Wood, co-creatore della blockchain di Ethereum, nel 2014.

La blockchain viene spesso associata alle criptovalute. Non è sbagliato. Ma non è l’unico accostamento che si può fare. Infatti, le reti blockchain possono fungere da archiviazione distribuita per qualsiasi tipo di dati e, se il Web 3.0 funzionerà davvero come previsto da Wood, fungeranno da spina dorsale del futuro Internet.

E il metaverso?

Mentre il Web 3.0 descrive principalmente la struttura su cui poggerà l’internet del futuro, il metaverso ha a che fare con il modo con cui gli utenti sperimenteranno Internet del futuro.

Sebbene la maggior parte dei metaversi, ad oggi siano popolati prevalentemente da adolescenti e da pre-adolescenti, se il concetto dovesse decollare, potrebbe trasformare il modo in cui tutti noi lavoriamo e socializziamo online.

Il metaverso può esistere senza il web 3.0?

La risposta è sì. Se l’idea di metaverso si realizzasse, potrebbe essere centralizzato (come il Web 2.0), decentralizzato (come il Web 3.0) o un mix di entrambi.

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