Piani di accumulo capitale: è davvero un imbroglio?

Piani di accumulo capitale

Piani di accumulo capitale: è davvero un imbroglio?

In un articolo pubblicato il 4 Settembre su Il fatto quotidiano viene fatto un approfondimento sul PAC a firma di Beppe Scienza. Premetto che stimo e conosco da anni di persona il Professore (che è stato diverse volte speaker a Investing Napoli e Investing Roma) e per questo mi ha sorpreso il titolo roboante:

Piani di accumulo capitale: un imbroglio per i risparmiatori

Leggendo l’articolo si trovano frasi condivisibili come: “Di per sé non è sbagliato accantonare regolarmente risparmi, comportamento previdente del proverbiale buon padre o madre di famiglia”.

Il problema è probabilmente legata all’accezione del termine Pac. Infatti Beppe Scienza scrive:

“Col termine Pac si intende però un contratto con cui uno s’impegna a versare periodicamente una certa cifra… in un determinato fondo comune o altro contenitore…”

Viene messo in guardia il risparmiatore sul fatto che l’intermediario possa  impunemente cambiare le carte in tavola in corso d’opera. E che una scelta di una determinato prodotto da tenere per lustri in portafoglio è troppo rischiosa.

Il Pac non è un prodotto ma una strategia

Nel mio libro UN MILIONE PER MIA FIGLIA avanzo dubbi analogi sulla validità di un Piano di Accumulo pre-impacchettato proposto da un intermediario finanziario. Effettivamente è spesso gravato di costi esosi privileggiando i “prodotti della casa”.

Al contratio ritengo uno straordinario strumento il piano di accumulo se viene interpretato come una strategia personalizzata e flessibile. In questo caso non c’è nessun contratto o obbligo con l’intermediario. Piuttosto è un impegno che ci si prende con se stessi, al fine di raggiungere nel tempo i propri obiettivi finanziari.

Qualӏ la differenza?

La grande differenza è che nel secondo caso è il risparmiatore in modalità “fai da te” mette a punto  una tecnica di costruzione di un capitale attraverso piccoli acquisti periodici di più strumenti finanziari.
Questo gli consente di scegliere:

1. I prodotti più efficienti ed economici
2. Le modalità periodiche di acquisto che non avranno alcuna “costrizione” penale
3. Di puntare sui settori che ritiene a più alto potenziale di crescita
4. D modificare (senza costi) le scelte di investimento in corso d’opera sulla base dell’evoluione dei mercati.
5. Di aumentare, diminuire, fermare, sospendere in qualsiasi momento il Pac (senza nessun costo)

Se vuoi sapere come è costruito il mio PAC per ottenere 1 Milione per mia figlia acquista il libro (al prezzo scontato di 17€) qui: https://www.unmilionepermiafiglia.it/

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Pietro Di Lorenzo