Pechino: cosa si nasconde dietro il controllo del tech?

Pechino: cosa si nasconde dietro il controllo del tech?

Pechino: cosa si nasconde dietro il controllo del tech?

Ecco il piano del governo

Pechino: cosa si nasconde dietro il controllo del tech?

La stretta normativa cinese nel settore tech ha fatto correrei i brividi lungo la schiena a molti operatori di settore. Molti si chiedono quali siano i piani di Pechino. Sembra infatti che il giro di vite sia parte di un più ampio progetto nazionale per la creazione di un mercato interno di big data del paese.

Il progetto, in cantiere da anni, sta guadagnando slancio e ha come obiettivo quello di sostenere l’economia cinese nei prossimi decenni. La strategia include progetti pilota per mercati di scambio di dati, supervisionati dallo stato. Il progetto è stato potenziato nell’aprile 2020, quando è risultato evidente che i dati sarebbero stati per la Cina il ​​quinto “fattore di produzione” – alla pari di lavoro, tecnologia, terra e capitale in termini di risorse economiche nazionali.

Questo almeno quanto si legge nel piano di sviluppo dell’economia digitale pubblicato dal Consiglio di Stato a marzo.

A partire da settembre, in Cina, le organizzazioni e le aziende che elaborano dati che interessano la sicurezza nazionale devono sottoporsi a revisioni annuali, condurre valutazione dei rischi e inviare segnalazioni.

Un mercato per lo scambio dati, supervisionato dallo stato, potrebbe comprendere praticamente qualsiasi tipo di dati, dalle cartelle cliniche e documenti giudiziari alle mappe e alle cronologie degli acquisti.

Cosa pensi dei big data? Soprattutto, cosa pensi della strategia Cinese? Sarà motivo di scontro con l’Occidente?

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Pietro Di Lorenzo