Cina blocca vendita prodotti bancari su materie prime

Cina blocca vendita prodotti bancari su materie prime

Troppa volatilità per i piccoli investitori, rivelano fonti anonime a Reuters

Cina blocca vendita prodotti bancari su materie prime

Alcune fonti, che hanno preferito restare anonime, hanno riferito a Reuters che le autorità di regolamentazione bancaria cinesi hanno chiesto agli istituti di credito di bloccare la vendita di prodotti di investimento legati a futures su materie prime.

La richiesta avrebbe come obiettivo quello di porre un freno alle perdite sugli investimenti causate dalla volatilità dei prezzi delle materie prime.

Secondo alcune delle dichiarazioni rilasciate all’agenzia di stampa, “il rischio contenuto degli investimenti bancari legati alle materie prime non può essere facilmente individuato dagli investitori ordinari, né possono sopportarlo”.

L’anonimato delle fonti, afferma l’agenzia, è stato chiesto in quanto la direttiva non è ancora pubblica.

Se quanto riportato dovesse essere confermato, la mossa cinese andrebbe letta in risposta ai prezzi impazziti delle materie prime nei mercati onshore e offshore.

Le fluttuazioni hanno sollevato preoccupazioni normative sui rischi delle scommesse speculative, spingendo ad adottare misure di controllo dei prezzi.

La China Banking and Insurance Regulatory Commission (CBIRC) vuole quindi prevenire perdite.

Solo un anno fa la Bank of China (BoC) subiva un duro colpo sui prodotti di investimento legati al petrolio greggio.

Sebbene la dimensione totale di prodotti bancari legati alle materie prime sia sconosciuta, le perdite da $ 1,8 miliardi legate ai futures sul greggio statunitense evidenziano l’attrattiva di prodotti simili per gli investitori al dettaglio alla ricerca di rendimenti più elevati.

Secondo quanto riportato al momento non è stato dato un termine specifico alle banche per uscire completamente dalle loro posizioni.

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