Cina compra 250 acri di spiaggia in Sierra Leone

Cina compra 250 acri di spiaggia in Sierra Leone

Cina compra 250 acri di spiaggia in Sierra Leone

Accordo da 55 milioni di dollari per costruire un porto di pesca industriale

Cina compra 250 acri di spiaggia in Sierra Leone

La Sierra Leone ha venduto 250 acri di spiaggia incontaminata e foresta pluviale alla Cina. L’accordo da 55 milioni di dollari prevede la costruzione di un porto di pesca industriale sul sito.

Il progetto “distruggerà la foresta pluviale incontaminata, saccheggerà gli stock ittici, inquinerà l’habitat marino e i cinque ecosistemi di riproduzione ittica e supporto a specie di uccelli e animali selvatici in pericolo di estinzione”.  Queste le preoccupazioni di ambientalisti, gruppi per i diritti umani, proprietari terrieri locali e associazioni in difesa degli animali.

I dettagli sono ancora poco chiari. Come riporta il The Guardian, l’Istituto per la ricerca legale e l’advocacy for Justice (ILRAJ) e Namati Sierra Leone hanno scritto al governo chiedendo copie delle valutazioni dell’impatto ambientale e sociale – obbligatorie per legge – insieme all’accordo di sovvenzione tra la Cina e il governo della Sierra Leone.

“L’obiettivo del Fish Harbour è centralizzare tutte le attività di pesca. Il governo della Sierra Leone desiderava un Fish Harbour dall’inizio degli anni ’70, ma non è riuscito a realizzarlo a causa dell’enorme quantità di denaro richiesta ” afferma in un comunicato Emma Kowa-Jalloh, ministro della Pesca e delle risorse marine.

Si oppone al progetto Greenpeace Africa che in un tweet scrive: “le comunità di pescatori dell’Africa occidentale stanno già subendo gli effetti del degrado ambientale e della crisi climatica”. A questo l’organizzazione aggiunge che “permettere più attività estrattive in questa regione non farà che peggiorare la situazione”.

Finanziamento con sovvenzione cinese

La crescita della presenza della Cina all’estero nelle infrastrutture e nei progetti di sviluppo economico in Africa e oltre è stata ben documentata negli ultimi anni, ma spesso tali iniziative sono finanziate tramite accordi di prestito. Esiste solo un altro caso di accordo a sovvenzione, quello per il corridoio economico Cina-Pakistan. Sul punto interviene la professoressa Katharine Adeney dell’Università di Nottingham Asia Research Institute. In un’intervista a CNBC Adeney ha notato le apparenti somiglianze tra l’accordo con la Sierra Leone e quello con il Pakistan. “Ciò riflette l’importanza del successo del progetto per l’interesse strategico della Cina (l’unico altro progetto finanziato tramite una sovvenzione è stato lo sviluppo del cavo in fibra ottica dalla Cina al Pakistan, essenziale per lo sviluppo del sistema satellitare Beidou)”.

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Pietro Di Lorenzo